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Figli…che geni!!!!

di Audi Carol


“Il papà vede Pierino che piange e gli chiede perché.
Lui spiega – Mi si è infilata una scheggia di legno sotto l’unghia!-
– Pierino, te l’ho detto tante volte di non grattarti la testa!”

Buon giorno cari amici del giovedì in rosa!
Che ne dite, eh? Una bella barzelletta per iniziare la giornata con un sorriso… Povero Pierino, in pratica il padre lo considera una testa di legno, o forse di legno è proprio fatta la materia cerebrale di questa piccola peste?
Impossibile, sapete, ovvero, rarissimo ai giorni nostri…
Ditemi voi, trovatemi un bambino che nel 2005 abbia la testa di legno, che sia poco intelligente, poco sveglio… insomma un esemplare praticamente “in estinzione”!
Sapete, i nostri figli hanno una “pasta” diversa dalla nostra, hanno stimoli notevoli, apprendono alla velocità della luce, dialogano fra loro con un linguaggio rapido e spigliato, in sintesi noi adulti spesso facciamo la figura dei “babbei” o dei “pezzi di antiquariato”…
Santo cielo, come fare per non cadere in queste figure meschine, come comportarsi per stare al passo con i tempi?
Vi faccio un esempio: il computer…. Tra me e lui c’è un rapporto di odio – amore, un sodalizio obbligatorio per pura e semplice sopravvivenza…
La tastiera mi guarda con fare minaccioso, come tanti piccoli occhi e con la barra spaziatrice che, con un sorriso sarcastico, mi intima: “Dai su, scrivi, scrivi, ma tanto non ne indovini una giusta, non ci prendi, sbagli 25 volte su 26 il tasto… Ah, ah, ah!”
Non parliamo dei problemi tecnici, ossia quando vorresti spegnere il computer e non ci riesci,… perché, dico io, perché non ti spegni? L’uso di una clava è sconsigliato, direi di sì, ma cosa rispondere a quel quadrato grigio che mi dice: “errore nella riga 112, bla bla bla, annulla o riprova? Attendere il computer deve fare l’analisi della memoria Ram (mi pare che dica così, se sbaglio scusatemi per l’ignoranza…) in quanto non è stato spento nella giusta maniera..”
Aiuto!!!! Non vi dico che attesa snervante… Insomma, io con il computer in mano non ci sono nata, purtroppo, ho dovuto imparare come molti di noi, ad usarlo, ma ancora direi che molte cose, molti “particolari succosi” sono per me ancora territorio sconosciuto, ma badate bene, non per loro, non lo sono per i nostri piccoli geni!
Vi faccio un esempio per farvi capire, cari amici, il significato di quanto sto affermando.
Al mare: stesa al sole, sto dialogando da circa 25 minuti (ci vorrebbe una bottiglietta di acqua da mezzo litro per idratare la mia lingua felpata…) con una signora simpaticissima, sempre aperta alla conversazione, una di quelle donne con cui si possono affrontare tutti gli argomenti, dalla cucina, allo sport, dai capelli crespi al ricamo… Beh, non so come la conversazione cade sul rapporto conflittuale con il mio computer… Che sventura, volevo chiedere a questa signora spiegazioni su una certa cosuccia.. ma lei mi risponde: “Ah no! Mia cara, io non ci capisco niente, non so neanche come si accende… mio figlio, lui sì che è bravo…”
Dov’è suo figlio, SOS, allarme!!!!! Finalmente ecco comparire il famigerato figlio prodigio, che in bicicletta, ci raggiunge in spiaggia…. Dovrebbe avere, più o meno 10 anni, non di più, per cui dovrebbe essere “alla sua età” un esperto di software, uno che il computer lo affronta con disinvoltura, con nonchalance…
Scusa, Sempronio, mi potresti aiutare a risolvere un problemino?
Il bambino mi guarda, mi scruta con aria interrogativa… Chissà cosa pensa (ma cosa vuole questa rottura di scatole… oppure, che onore una signora mi chiede un un’informazione: buona la prima, credo), ma sono sicura che lui, generazione del futuro, ce l’abbia la soluzione al mio dilemma!
Come si fa a cambiare l’immagine sul dekstop?
Non mi ricordo, ho, come dire un momento di amnesia…
Il ragazzino, se avesse potuto rotolarsi sulla sabbia dal gran ridere, sì, sono certa che l’avrebbe fatto, ma l’educazione impartita sul rispetto dei “grandi” (esemplare che segue questa REGOLA: in estinzione), lo ha frenato, per cui, con aria disinvolta, ma leggermente sarcastica, mi spiega le tre (tre di numero) operazioncine da eseguire…
Ah! Veramente, ma pensa tu, che sciocchina, come ho fatto a non ricordare…. Grazie, poi ti faccio sapere come è andata…
Che figura da “pirla”! Il ragazzino si era forse immaginato una domanda sull’uso di un videogioco, o su un’impostazione di un programma, invece … la tipa dell’ombrellone di fianco, quella che chiacchiera sempre con la madre, non sa neanche accendere il computer… Pazienza!
Ma noi donne della generazione precedente sappiamo fare tante altre cose, tutte le cose, tranne districarsi con il PC, ma non importa, impareremo, così come abbiamo imparato a cucinare, a stirare, a pulire e soprattutto ad educare in maniera “esemplare” i nostri figli!
Facciamoci i complimenti quando ci guardiamo allo specchio, siamo uniche, indispensabili e insostituibili! (Ale!)

Un bacio dalla vostra Audi Carol e non mancate giovedì prossimo, mi raccomando!
(Personaggio di Claudia Perticaroli)

Audi Carol
Pubblicato Giovedì 8 settembre, 2005 
alle ore 10:26
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