Tolleranza zero per chi viaggia in scooter senza casco.
Sembra essere questa la massima ispiratrice del Decreto Legge 115/2005 in vigore dal 23 agosto che ha introdotto una serie di novità nel codice della strada. Tra le novità più amare specialmente tra gli adolescenti, la confisca e la successiva vendita all’asta del ciclomotore.
"Allora lo fanno sul serio" mi risponde Marco Romagnoli di 18 anni mentre sta per infilarsi il casco ed inforcare il suo scooter, "Ne ho sentito parlare ma pensavo che non fosse del tutto vero, anche perchè mi sembra troppo severa." E poi aggiunge sorridendo ironico "Non so proprio come faranno in altre parti d’Italia…".
Nicola invece ha 16 anni, siede sul suo scooter. Suo padre lo sta chiamando dall’altra parte della strada, e forse è per questo che mi risponde che "le regole ci vogliono, se non le trasgredisci non puoi temere nulla. Mio padre mi ha avvisato di questo nuovo provvedimento". Marco invece di anni ne ha 17 e proprio non ne sapeva nulla di queste novità al Codice della Strada. "Le regole ci vogliono…ma questa è troppo esagerata! Chissa’ che caso succedera’ in altre citta’ italiane!!!" e ride divertito.
Insomma giovani senigalliesi poco informati, ma anche poco preoccupati. A sentire loro sono tutti ligi al dovere.
"Il casco? Lo metto sempre!" "In due? A volte…ma sempre con il casco in testa!". Senigallia, un "covo" di adolescenti responsabili! Peccato che i primi due a "saggiare" la durezza della norma siano stati proprio due sedicenni senigalliesi.
Non la pensano cosi’ Elena 16 anni e Nicola di 21. Interrompo le loro effusioni vicino allo scooter di Elena.
Lo sapete ragazzi che se vi trovano a girare in scooter senza casco non solo ve lo sequestrano ma ve lo vendono all’asta? Si guardano stupiti. "Che cosa? Ma non esiste proprio! Il motorino è mio!" s’indigna Elena.
"E’ la cosa più stupida che abbia mai sentito!" rincara la dose Nicola "Vorrei sapere a quale mente bacata è venuta quest’idea!".
"Non ne sapevo proprio nulla" prosegue poi Nicola "E’ una legge troppo severa specialmente a Senigallia dove la maggior parte dei ragazzi rispetta le regole".
La ratio dell’inasprimento delle pene, sta logicamente nel tentare di responsabilizzare il più possibile i ragazzi che a volte sottovalutano le conseguenze di certi loro comportamenti. E come in tutte le cose, specialmente se si parla di leggi, il fine ultimo e’ nobile, ma nel particolare qualcuno rimane scontento. A Senigallia, piccola citta’ di provincia, la situazione e’ sicuramente migliore che in grandi centri specialmente del sud Italia. Fortuna e sfortuna vuole, che proprio perchè piccola citta’ di provincia, il rischio di venire "beccati" è più alto.
Mattia Mariselli ha 17 anni, è un ragazzo molto maturo per la sua eta’. Anche lui era all’oscuro di queste nuove regole. "Sono troppo severe" mi dice, aggiungendo pero’ "anche se capisco le motivazioni. Sono regole che cercano di proteggerci. A volte non ci rendiamo conto che certi nostri comportamenti possono farci rischiare la vita. Io metto sempre il casco."
Sua sorella Michaela di anni ne ha 15. Anche lei ignorava le nuove disposizioni, e dice "Non è giusto! Un motorino comprato con tanto sacrificio, non è giusto che te lo portino via per sempre." Ma allora come si puo’ fare dico io. "Potrebbero rendere le multe piu’ salate " risponde Michaela " ma il motorino, no! Si, a volte siamo in due sullo scooter, ma è sempre per un emergenza. Un amica da riaccompagnare a casa, qualche piccolo incidente..".
Quindi se si trasgredisce "è sempre per una buona causa..Fatemi una grossa multa, ma non portatemi via il motorino!"

Maria Pettinari