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Tuoni e fulmini sulla spiaggia di velluto

Pienone alla Fiera Campionaria

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Un fulmine si è abbattuto nella notte tra sabato e domenica sulla chiesa di Scapezzano facendo crollare una parte del campanile. Alcuni mattoni staccatisi dal cornicione sono finiti sopra alle automobili in sosta nel parcheggio antistante la chiesa, ammaccandole.
Ieri mattina il parroco dan Attilio Ferretti ha chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco che hanno raccolto i calcinacci e verificato l’agibilità della struttura. La chiesa è stata riaperta ai fedeli a metà mattina con la celebrazione della messa domenicale.
E per gli operatori economici è stata un’altra giornata nera. Ma per qualcuno addebitare alle condizioni meteo la debacle turistica è riduttivo.
"Non si tratta- spiega Claudio Albonetti, presidente Asshotel – soltanto di un problema di buono o cattivo tempo, ma anche la crisi economica e una visione miope da parte dell’ente pubblico ci stanno penalizzando. Alberghi, campeggi e stranieri non devono essere guardati singolarmente, ma costituire un’economia globale del turismo. Che necessita di politiche adeguate".
Ma lo sfogo non è ancora finito. "Finché la gente si fermava in vacanza anche per un intero mese, il brutto tempo non costituiva un serio problema: due o tre giorni di pioggia venivano messi in conto – continua infatti Albonetti – Ma da quando predominano le ferie ridotte al massimo a una settimana, il tempo condiziona eccome chi decide di partire, tanto da indurlo anche a rinunciare".
Dagli alberghi alle spiagge, le considerazioni non variano. "Molte persone in questo week-end ritornano a casa – osserva Enzo Monachesi della Cibas Confesercenti – ma non credo che se ne vadano esclusivamente a causa delmaltempo: hanno semplicemente terminato il periodo delle vacanze. Ad ogni modo in questa stagione abbiamo incassato francamente assai poco, e quello che abbiamo perso non lo recuperiamo più".
Quanto incide il maltempo?
"Tanto – considera Monachesi – e il discorso è semplice: molte strutture ricettive potrebbero anche registrare il tutto esaurito, ma se continua a piovere la gente non affitta certo l’ombrellone, decide anzi di andare in qualche centro dell’hinterland o a fare shopping".
E in effetti ieri il centro brulicava di persone, ma ancora una volta molte saracinesche sono rimaste abbassate. In alcuni dei negozi aperti, invece, non si entrava dalla folla. Stesso movimento di gente alla Fiera Campionaria, forse anche più cospicuo. E inevitabilmente ci sono stati rallentamenti di traffico nei dintorni: via Rossini, via Po e lo Stradone Misa le strade più colpite.

Matteo Bettini e Giulia Mancinelli
da Il Messaggero

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 22 agosto, 2005 
alle ore 10:05
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