Ricco fine settimana di appuntamenti a Senigallia.Non solo Summer Jamboree, ma anche arte e storia.La prima rappresentata dalla rassegna “Arte d’agosto”, iniziativa giunta ormai alla V edizione e che si propone di far incontrare lungo alcune vie e piazze del centro storico gli artisti senigalliesi con la loro città.Da sabato 6 agosto, e fino a lunedì 15 dello stesso mese, Via Marzi, Via Arsilli, Via Commercianti e il cortile di Palazzo del Duca saranno arricchite da questa particolare mostra collettiva che rimarrà aperta tutte le sere, dalle ore 21 alle 24.
Gli artisti senigalliesi che esporranno le loro opere, esprimendo così i fermenti della cultura artistica locale, sono Mara Montesi, Gabriele Bonazza, Vittorio Conti, Gianna Riginelli, Roberto Moroni, Franco Alessandroni, Patrizia Salvatori, Angela Tonni Perucci, Enzo Marinelli, Andrea Mattiussi, Jacqueline Crapanzano Schulte, Gabriella Rigo, Elena Riccialdelli, Amir K., Serafina Violini e Letizia Lanuti.Da segnalare che in questa edizione la mostra ha deciso di essere occasione per uno scambio culturale, ospitando al suo interno una delegazione di artisti della città gemellata di Chester: Adrian Summer, Julia Midgley, Jenny Ryrie, Nicky Ferguson, Sue Henderson, Anne Bridges, Kay Robinson, Andy Leigh, Thelma Sykes, David Heke.
L’appuntamento con la storia sarà invece a Roncitelli dove, domenica 7 agosto, si concluderà il programma delle celebrazioni per il 61° anniversario della Liberazione. Alle ore 10,30 verrà inaugurato un monumento ai Caduti e sarà celebrata una messa in onore dei caduti e dispersi in guerra.
Nell’occasione Renato Lucchetti proporrà una rievocazione dei giorni della Liberazione di Roncitelli.Nella serata di givedì 4 agosto intanto, si è svolta presso l’Aula consiliare la cerimonia ufficiale di commemorazione di quel 4 agosto 1944, quando le truppe polacche, avanguardia dell’esercito alleato, arrivarono davanti al palazzo comunale, liberando Senigallia dall’occupazione tedesca. “Riflettere sul nostro passato– ha ricordato ieri il Sindaco, Luana Angeloni –e ripercorrere le vicende di una lunga stagione di dolore e sofferenza, ma anche di coraggio e volontà di riscatto, è un vero e proprio obbligo morale ed un dovere civico. Una città che dimentica il proprio passato, non tenendo nel giusto conto quel patrimonio di lotte e di ideali posti a fondamento della convivenza della comunità, è una città che non può sperare nel futuro”.
“Le istituzioni democratiche che da quella lotta sono nate– ha anche aggiunto il Sindaco –devono essere giorno dopo giorno tutelate e consolidate da fattori inquinanti come l’intolleranza, la violazione dei diritti umani, l’assunzione della guerra come mezzo ordinario per la risoluzione dei conflitti. Oggi ancora di più, di fronte alla minaccia della guerra e del terrorismo, avvertiamo il bisogno di ripartire proprio da quegli ideali che furono fondamento della lotta di liberazione, per costruire un’autentica cultura di pace, di solidarietà, di apertura al dialogo.”