Sempre più scatenati i "topi" delle ville e i ladri di auto di lusso. Senigallia sembra essere diventata il terreno preferito per le imprese di quella che probabilmente è un’unica banda specializzata.
L’ultima notte di razzie e iniziata da un’abitazione di via Podesti, di proprietà dell’imprenditore edile Giancarlo Cacciani, dove i ladri sono entrati da una finestra aperta. All’interno della casa gli incursori hanno cercato e trovato le chiavi delle due auto parcheggiate in giardino e sono scappati a bordo delle stesse. Le vetture sottratte sono una Porsche Carrera e un’Audi A8. Il loro valore complessivo supera i 200mila euro.Le automobili erano di proprietà di un imprenditore senigalliese che nella mattinata di ieri ha denunciato il furto alla polizia.
Sempre l’altra notte, da una villa di via del Crocefisso sono stati sottratti 19 orologi di marca e 17mila euro tra contanti e altri gioielli. Quella di ieri è stata dunque una mattinata di grande impegno per gli uomini del commissariato di Senigallia, anche perché in un primo momento si era avuta l’illusione di poter intercettare i ladri d’auto in fuga. Una delle due vetture sottratte in via Podesti, infatti, è dotata di antifurto satellitare. Era sembrato quindi che ci fosse la possibilità d’intercettare il segnale emesso dal dispositivo. L’illusione è però scemata in breve tempo. Il segnale gsm infatti è prima impazzito e poi è scomparso definitivamente.
Nessuna traccia neanche dei ladri che sono riusciti a penetrare nella villa di proprietà di Paola Nardini in via del Crocifisso. Le due imprese fanno il paio con quelle della notte precedente, quando dalla villa in collina dell’odontoiatra Claudio Carbini si erano volatilizzati, denaro, gioielli, Rolex, due computer e una Bmw X3.
Gli inquirenti non si sbilanciano ma l’ipotesi che ad agire sia sempre la stessa banda pare avere un notevole fondamento. Ci si trova di fronte a criminali che agiscono a colpo sicuro, avvalendosi probabilmente delle informazioni raccolte sul territorio da complici in grado di indicare quali possano essere gli obiettivi da colpire.
Dietro i colpi, insomma, c’è una grande attività preparatoria e, soprattutto, c’è la certezza di portare a casa bottini molto ingenti. A sorprendere, semmai, è la facilità con la quale certi colpi vengono messi a segno.
Se i furti in villa non sono una novità per la collina senigalliese, è invece inconsueta la specializzazione della banda che pare fortemente "attratta" dalle automobili di grande valore che godono di un fiorente mercato in alcuni paesi dell’est europeo. Proprio questa considerazione potrebbe orientare le indagini verso la criminalità slava o albanese che già in passato ha mostrato di "prediligere" le auto di lusso, facilmente ricettatili nei paesi che si trovano al di là dell’Adriatico.

di Marco Benarrivo
da Il Messaggero