www.lestanzedeltemposospeso.it, questa la denominazione del nuovo sito web del Museo delle Arti Monastiche di Serra de’ Conti, ufficialmente presentato nella serata di mercoledì 20 luglio a Senigallia, all’Auditorium San Rocco, nel corso di una iniziativa promossa congiuntamente dalla amministrazione comunale di Serra de’ Conti e dall’Assessorato alla Cultura del comune di Senigallia.
Il sito accompagna il visitatore in un percorso guidato agile ed emozionante, arricchito da un pregevole corredo fotografico, ed è completato da un link dedicato specificamente a Serra de’ Conti. Presto sarà attivo anche un “forum” che consentirà di recepire eventuali indicazioni o proposte da parte degli utenti.
La costruzione del sito è stata seguita dal dottor Franco Balducci, con la collaborazione per i testi della dottoressa Amelia Mariotti curatrice del museo e della dottoressa Cristina Fiorelli, e col supporto di Carlo Ceresani per il corredo fotografico.Dopo l’indirizzo di saluto del sindaco di Serra de’ Conti Bruno Massi, la dottoressa Mariotti ha posto l’accento sulla impostazione del museo serrano, concepito espressamente “anche” come museo interattivo tanto da essere dotato di un apposito percorso multimediale. Il canale informatico contribuirà a veicolare ulteriormente l’immagine di questo polo museale che nei primi due anni di vita ha fatto registrare oltre diecimila ingressi, ed offre una singolare chiave di lettura della vita claustrale attraverso lo splendido corredo di reperti di cultura materiale odinato nel percorso espositivo grazie alla sensibilità della comunità monastica di Santa Maria Maddalena in Serra de’ Conti.
E’ toccato poi al dottor Franco Balducci introdurre i presenti nella “navigazione” attraverso il sito web, grazie al grande schermo posizionato sulla parete di fondo della sala. Descrivendo i singoli ambienti del museo, Amelia Mariotti ha posto l’accento sullo spessore non solo religioso, ma anche sociale del monastero, inserito nel cuore di Serra de’ Conti e sempre in grado di interagire con la comunità. Alcuni ambienti, dal laboratorio che costituiva un simbolico, ma a volte anche tangibile “trait d’union” con le attività artigiane presenti in loco, alla cucina che era in fondo l’autentico luogo di interscambio fra le monache ed il paese (perché unico ambiente del sito claustrale in cui un fornitore o un contadino potevano essere sporadicamente ammessi) restituiscono al visitatore del museo la raccolta e appartata atmosfera del convento.
Il vescovo di Senigallia monsignor Giuseppe Orlandoni, intervenendo nel corso della serata, ha posto in risalto il valore della scelta claustrale a fronte di un mondo che sembrerebbe privilegiare l’homo economicus.
E’ toccato poi al presidente della Associazione Sistema Museale della Provincia di Ancona, avvocato Alfonso Maria Capriolo, focalizzare il rilievo di questo nuovo strumento informativo del museo. Capriolo ha, tra l’altro, informato che proprio a Serra de’ Conti l’Associazione Sistema Museale organizzerà, nel prossimo settembre, una mostra fotografica legata a un tema -quello della preghiera- che presenta esplicite affinità con l’offerta culturale del museo delle arti monastiche “Le stanze del tempo sospeso”.
In chiusura di serata, il preside dell’Istituto Alberghiero di Stato “Panzini” di Senigallia, professor Alfonso Benvenuto, ha infine reso noto che il prestigioso istituto scolastico senigalliese e il comune di Serra de’ Conti stanno approfondendo l’eventualità di dar luogo ad un progetto didattico legato alla attività del museo, attraverso la sperimentazione di alcune antiche ricette di dolci elaborate nei secoli passati dalle suore della comunità di Santa Maria Maddalena, che si ha in animo di riprendere e riproporre alla attenzione del pubblico.