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Una festa per il Foro Annonario restituito alla citta’

Armonia e bellezza per una piazza restituita la suo splendore


Sindaco Angeloni al taglio del nastro-Foro AnnonarioIl Foro Annonario, la Piazza delle Erbe di Senigallia il suo cuore pulsante, la sua memoria, e’ stato “restituito” alla citta’ e al suo commercio, in una festa popolare e colorata svoltasi ieri 3 luglio.Dopo la banda cittadina, il taglio del nastro, l’autorita’ e la benedizione di Mons. Odo Fusi Pecci, sono i ricordi, le emozioni e la tradizione a festeggiare.E tocca alla signora Wilma Durpetti, depositaria della tradizione dialettale senigalliese, a raccontarci di quando sua nonna la portava a fare la spesa tutti i giorni alla Piazza delle Erbe. Ci si andava non con le buste di plastica o i carrelli come ora, ma con il “fazzoletto della spesa” che poteva contenere solo ed esclusivamente l’essenziale, “un po’ come l’architettura di questo monumento del 1834, essenziale nella sua linea ed estremamente funzionale” dice l’architetto Margherita Abbo Romani.”Appunto – prosegue la signora Durpetti – nulla andava sprecato. Ad esempio negli anni ’30 le “triccole”, l’erbivendole che portavano le erbe del campo, i “grugni”, venivano al mercato scalze, per non sciupare le pianelle.”
Al Foro Annonario nessuno era anonimo e tutti avevano un soprannome.C’era il signor “Formaggino” che vendeva il formaggio, “Furcinon” che vendeva la porchetta, il “Paletta” che vendeva la granatina nei bicchieri per 4 soldi, ed usava la “grattachecca”…per grattare il ghiaccio.
E’ bello ascoltare la signora Durpetti e tutti i suoi ricordi appassionati su Senigallia, il suo amore per la citta’ e’ assoluto e con passione cerca di ispirarlo anche ai presenti in piazza. Ed in piazza sono in tanti, tra la mongolfiera che stenta a decolare e resta a terra, e tre areostati colorati.
Da oggi il Foro riprende il suo lavoro.Non ci sara’ piu’ il signor Paletta e le sue granatine, ma altri ambulanti ed altri commercianti, forse un po’ piu’ consapevoli di animare un luogo simbolo per la vita economica ma anche culturale della citta’.Un monumento che il Ghinelli ha progettato e concepito come un teatro, con un’acustica eccezionale, e che sara’ illuminato di notte proprio come in una scenografia, con luci a terra sotto ogni colonna.

Maria Pettinari

La benedizione del Foro AnnonarioIl brindisi al Foro Annonario

Maria Pettinari
Pubblicato Lunedì 4 luglio, 2005 
alle ore 9:40
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