CNA Nautica e il porto del futuro
Undici imprese costituiscono la nuova associazione
Nasce la Cna Nautica e già mette il "capello" su avamporto ed ex Sep.
Undici imprese, con tre che stanno per aderire, 200 addetti ed un fatturato complessivo di diversi milioni di euro. Questi i numeri del nuovissimo "Consorzio Nautica Senigallia", con presidente Enzo Marcantognini, costituitosi appena una settimana fa su volontà di queste aziende artigiane della Cna di Senigallia.
"Cna Nautica – spiega il segretario Marzio Sorrentino – è nata in Italia già da due anni e finalmente si è costituita anche a Senigallia. La nautica è forse l’unico settore dell’imprenditoria in controtendenza e che addirittura ha difficoltà a trovare manodopera qualificata. Le 11 imprese che hanno aderito al consorzio senigalliese occupano direttamente 200 persone ma non può non essere tenuto in considerazione l’indotto".
Annunciato l’arrivo di altre tre aziende interessate e l’avvio di un progetto per mettere in stretta relazione le attività che compongono il Cns per arrivare ad un piano industriale.
Il consorzio guarda al porto di Senigallia quale luogo naturale dove svolgere il lavoro. "Rivendichiamo – afferma ancora Marzio Sorrentino dalla terrazza del Club Nautico locale – che le imprese lavorino qui. Puntiamo all’assegnazione e alla gestione dell’area interrata e partecipare a pieno titolo al dibattito per la nascita della "nuova" Gestiport". Negli scopi del consorzio sono inserite infatti la gestione delle attività portuali guardando alle banchine di allestimento e impianti tecnologici del porto nonché dello specchi acqueo e degli ormeggi e addirittura la manutenzione dei fondali.In questi giorni il cantiere sull’avamporto sta procedendo con l’ultimazione della cosiddetta "cassa di colmata" che rappresenta una superficie di interesse per gli artigiani. E proprio in merito all’area interrata e alla possibile, o meglio necessaria, costruzione di capannoni a supporto dell’attività artigiana la Cna ha voluto dire la sua.
"Siamo aziende serie – esordisce Mario Maniero componente del direttivo nazionale di Cna Nautica – e non è certo nostro interesse "edificare" capannoni di tipo industriale. Non è poi un mistero che i nostri clienti rappresentino un target medio alto e per questo l’estetica è, perché no, l’eleganza avranno un ruolo fondamentale. A tutto questo va aggiunto che su quell’area verrà fatta lavorazione di rifinitura e manutenzione".
Occhi puntanti anche sull’ex Sep. "Anche quell’area – afferma Maniero – può fare al caso nostro perché è funzionale al tipo di lavorazione. Non pretendiamo che il pubblico la sistemi perché abbiamo la capacità finanziaria per intervenire".Mettere la imprese nelle condizioni di lavorare è il messaggio che lancia il presidente della Cna Cesare Morganti.
"Anche se questo settore non è in crisi non vuol dire che l’attenzione debba essere minore. Questo consorzio è fonte di risposta alle imprese e non solo a quelle strettamente legate alla nautica. Si è parlato di indotto e in quel contesto va inserito anche il turismo perché la nautica è senza dubbio un mondo attorno al quale ruotano anche, e soprattutto, servizi per la clientela prima e per i dipartisti poi".
di Marcello Pagliari
dal Corriere Adriatico
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