E’ la Vigor dei miracoli, il sogno continua
Vigor 1 - Castelsardo 0
Tra emozioni e soprassalti, tra sofferenze e passione, la Vigor dei combattenti vince 1-0, fa valere il gol segnato in trasferta (sconfitta per 2-l) e strappa al Castelsardo il pass per l’ultimo spareggio decisivo contro i romagnoli del Virtus Villa.
Per almeno settanta minuti quella vista sul campo di Senigallia è stata una partita, per altri venti una battaglia, giustificata dalla stanchezza, dalla pesantissima posta in palio.
Una vittoria legittima, pulita, nonostante le asprezze di un finale infuocato. Unico rammarico, l’espulsione di Loreti che priverà i rossoblù d’un pilastro, speriamo solo per la prima delle due sfide col Virtus Villa. Giuliani troverà l’antidoto. Lo ha trovato anche ieri, rispolverando un Goldoni confermatosi il Goldoni di sempre, un giocatore che riesce a essere allo stesso tempo elegante, generoso e pugnace. Ma tutti hanno fatto il loro dovere, tutti sono usciti dalla lotta con la loro buona dose di ferite e il loro onestissimo carico di medaglie. Una Vigor da combattimento, alla Bianchelli, tanto per fare un paragone calzante. Brava, altro aggettivo non ci viene, brava e basta. Spinta dal rapinoso gol di Rodolfo Montanari, uno che se non ha il gol facile ha certamente il gol giusto. Lo trova sempre al momento opportuno.
Corre il 23′, Bertozzini scodella nel mezzo un pallone parlante, Minero non ci arriva e un difensore sardo sbatte in angolo per evitare guai peggiori. Va a calciare dalla bandierina Pandolfi, altro super-decorato della contesa: il pallone spiove nel mezzo e dalla mischia emerge Montanari.
Montella intuisce la sua conclusione e respinge, ma il cuoio finisce nuovamente sul piede di Montanari che, giusto mentre sta cadendo a terra, lo risospinge nel sacco.
Appena qualche minuto prima (16′) Roberto Moroni aveva spento in bocca a Tribuna l’urlo per un gol fatto, intercettando magistralmente la conclusione scoccata in solitudine dal puntero. E al 46′ passerà sempre dalle mani fatate di Moroni un’altra risposta-spettacolo su tentativo di Cacace. Ma a fronte di queste due opportunità imbastite dal Castelsardo, la Vigor ammannisce una consistente sequenza di quasi-gol: Pandolfi al 13′ (devia in angolo Montella), ancora Pandolfi al 31′ (idem), Minero al 55′ dritto per dritto su un Montella bravo e fortunato, Figueroa di testa all’86’ col cuoio fortuitamente deviato da Lungheu.
L’ultimo brivido è di marca sarda, con Aulisio che al 90′ spadella fuori da posizione irripetibile, ma l’arbitro aveva già interrotto il gioco.
Si chiude nel tripudio.
di Raoul Mancinelli
dal Corriere Adriatico
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