“Ombre”: un thriller ambientato nelle Marche
Stefano Serpilli conquista per la trama coinvolgente piena colpi di scena
E’ già stato considerato il successo editoriale della primavera marchigiana.
Tantissimi gli apprezzamenti ricevuti, che fanno ben sperare alla presenza di una nuova firma nel campo editoriale.
A pochi giorni dalla presentazione ufficiale, avvenuta in Ancona lo scorso 30 aprile, presso la Sala Conferenze dei Palazzo Camerata con il patrocinio dell’Assessorato del Comune di Ancona, il libro di Stefano Serpilli, dal titolo "Ombre", ha già ricevuto il pieno consenso dei lettori, che hanno preso parte numerosi anche all’incontro con l’autore, tenutosi nella città dorica lo scorso 7 maggio presso la centralissima libreria Fogola.
L’orrida vicenda, dove si muovono personaggi sapientemente tratteggiati dall’autore che ne evidenzia più gli aspetti interiori che esteriori, si svolge in Ancona e nelle Marche.
Stefano Serpilli, anconetano, vincitore più volte di premi letterari a livello nazionale, porta il lettore a contatto con una realtà quotidiana, fatta delle solite cose, dei soliti visi, ma che può celare orrendi segreti. La sospence è altissima e cresce di pagina in pagina, grazie anche al ritmo incalzante della narrazione, fatta di sequenze rapide e a volta quasi cinematografiche, che trasmettono al lettore lo stesso stato d’ansia del protagonista, invischiato in una storia intricata dove il tempo a disposizione è poco e vitale e dove i colpi di scena si susseguono senza sosta. Mille i dubbi sull’assassino e quando credi di averlo individuato ecco il nuovo colpo di scena fino alla verità finale, che lascia, inutile dirlo, senza fiato.
Lo scrittore si rileva anche un ottimo indagatore della psiche umana, riuscendo a cogliere tutte le sfaccettature della personalità di un individuo, che dietro un’apparenza banale e tranquilla può rivelarsi una persona dall’animo perverso, inquieto e incline al male.
Bellissime sono le pause descrittive di Ancona e dei suoi dintorni, introdotte da Stefano Serpilli per consentire al lettore di riprendere fiato e di riemergere del procedere fosco della narrazione; egli alla maniera di un Cezanne ritrae il centro storico di Ancona, i suoi quartieri più suggestivi, dal Guasco al Porto, dal viale della Vittoria a San Ciriaco.
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