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Dose fatale, caccia agli spacciatori

Una donna la vittima di Via Cavour


Un mix di eroina, farmaci ed altre sostanze.Sarà l’esame tossicologico a stabilire con certezza le cause della morte della 41enne torinese G.D.B., rinvenuta cadavere domenica mattina in una abitazione situata in via Cavour, in pieno centro storico.
L’esame sul cadavere della donna è stato disposto dall’autorità giudiziaria, alla quale il commissariato – che sta svolgendo le indagini – ha trasmesso il fascicolo. La polizia sta intanto cercando di ricostruire le ultime ore di vita della donna che a quanto pare sembra avesse dei problemi di carattere familiare e psicologico.
La donna era arrivata da Torino e si trovava in casa di un suo conoscente senigalliese che già in passato l’aveva ospitata.A quanto risulterebbe, i due hanno trascorso assieme la serata di sabato e già durante la notte la 41enne avrebbe accusato dei dolori. Probabilmente un malessere che sarebbe stato sottovalutato.
Alle prime ore di domenica il senigalliese ha infatti rinvenuto la torinese esanime, senza ormai segni di vita. Disperata la chiamata alla polizia ed al pronto soccorso. Ma la donna era ormai deceduta ed il personale del l’ambulanza intervenuto sul posto non ha potuto fare altro che constatarne la morte. Gli agenti hanno effettuato i rilievi nell’abitazíone, trovando conferma che la donna avrebbe assunto sostanze stupefacenti e forse psicofarmaci.
Oltre alla indagini sul decesso della torinese, la polizia sta passando al vaglio eventuali conoscenze o incontri che la donna possa aver avuto sabato in città. Qualche elemento verrà forse dai tabulati del cellulare, anche se il riscontro potrebbe non portare allo spacciatore che avrebbe ceduto l’eroina alla donna. E come detto, bisognerà vedere se il decesso sia stato provocato da una overdose di droga o se invece la morte sia sopraggiunta per l’assunzione di diverse sostanze che mescolate assieme possano aver portato all’arresto cardiocircolatorio della sfortunata piemontese.
Rimane comunque il fatto che nei confronti dell’eventuale fornitore di eroina potrebbe configurarsi anche il reato di morte in conseguenza dello spaccio. Gli ambienti della tossicodípendenza locale continuano ad essere controllati in attesa che qualche elemento utile alle indagini possa portare ad identificare lo spacciatore.

Il Resto del Carlino

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 19 aprile, 2005 
alle ore 9:58
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