Cresce l’attesa per il prossimo appuntamento in cartellone al teatro "La Fenice" di Senigallia, dove lunedì prossimo, 18 aprile, andrà in scena "Urlo", il musical orchestrato da quel provocatorio, irridente e blasfemo talento che risponde al nome di Pippo Delbono. E proprio l’autore ha spiegato il significato della sua opera con queste parole: "Urlo è il grido. Quello del neonato, ma anche lo strazio del torturato, la furia dell’arrabbiato che chiede la fine del tempo iniquo, proclama l’urgenza di un mondo più umano. Nella lingua dei poeti Urlo è anche l’ululato del vento, dei lupi e della schiera dei potenti, il ringhiare dei cani da guardia dell’ordine dominante, il clamore della moltitudine del popolo non sottomesso."
Lo spettacolo è insomma un grido di collera contro i potenti, ma anche un grido d’amore. Il tema è il potere che si insinua nei rapporti personali, distorcendoli, avvelenandoli. E così, mentre gli altoparlanti rimandano parole amare sulla repressione, un’umanità brulicante ed estrema si materializza uscendo dalle case squinternate di un presepe apocalittico.
Dopo aver ottenuto consensi a non finire al suo debutto al festival di Avignone, "Urlo" sarà proposto in esclusiva regionale a Senigallia.
Da ricordare infine una interessante agevolazione già annunciata a teatro in occasione dell’ultimo spettacolo di Marco Paolini: tutti coloro che avranno conservato il biglietto de "Il sergente" potranno infatti pagare il prezzo ridotto in ogni settore del teatro per il grande evento di lunedì prossimo.