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A Senigallia e’ nata “Aiuta un amico” ONLUS

A sostegno di persone con lesioni al midollo spinale


Nasce a Senigallia un’associazione ONLUS che ha come scopo di dare un aiuto economico concreto ai soggetti che versano in uno stato di grave disabilità fisica a seguito di incidenti, traumi o malattie di varia natura, le cui conseguenze sono nello specifico lesioni al midollo spinale. Una patologia altamente invalidante che toglie al disabile gran parte della propria autonomia. Nasce cosi’ "Aiuta un amico" dall’iniziativa di un ragazzo coraggioso quale e’ Samuele Alfonsi,un ragazzo disabile grave che a seguito di un infortunio è affetto da tetraplegia completa (paralisi ai quattro arti). Samuele, per potersi muovere e reinserirsi socialmente, ha bisogno di un furgone adibito al trasporto portatori di handicap, il cui costo pero’, supera le sue possibilità economiche.
Percio’ il primo atto della neonata Associazione Aiuta un Amico sara’ appunto rreperire i fondi necessari per Samuele.A questo scopo e’ stato attivato un c/c bancario e postale:
Banca delle Marche c/c 19519 – ABI:06055 – CAB:21372 – CIN:MJ
Poste Italiane c/c 61355434 – ABI:7601 – CAB:02600
Ricordiamo che il contributo è detraibile ai fini delle imposte sui redditi, ai sensi dell’articolo 13 bis c. 1 i-bis DPR 22-12-1986 n° 917.
I fondi raccolti in beneficenza dall’Associazione saranno, ogni anno, impiegati per garantire le seguenti necessità, a volte impossibili da sostenere sotto il profilo economico da parte delle famiglie dei disabili:
1) sostenere le spese per terapie ospedaliere in centri specializzati per la riabilitazione fisica sia in Italia che all’estero;
2) sostenere le spese per realizzare un ambiente abitabile automatizzato, in cui il disabile possa vivere con la maggiore autonomia possibile;
3) sostenere le spese per l’acquisto o l’adeguamento di un automezzo speciale per il trasporto e di sistemi tecnologicamente avanzati per muoversi nell’ambiente superando le barriere architettoniche esistenti;
4) disporre di fondi necessari alla retribuzione di operatori assistenziali privati di supporto alla famiglia;
5) disporre di fondi necessari per rendere possibili, in prospettiva, interventi neurochirurgici migliorativi della situazione fisica;
6) Disporre di fondi da gestire per il sostegno economico e assistenziale, qualora il disabile non avesse neppure il supporto della famiglia.
Maggiori informazioni al numero: 348.5547379

Pubblicato Giovedì 3 marzo, 2005 
alle ore 9:17
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