E’ morta a 19 anni, nel giorno del suo compleanno: Laura Nasoni, dormiva nel suo letto. Si era coricata presto perchè l’indomani l’attendeva un compito in classe. Una ragazza giudiziosa e molto amata, la gioia della sua famiglia. I genitori di Laura si sono accorti che la ragazza era esanime nel suo letto ìntorno alle 4,30 di ieri mattina e hanno chiamato immediatamente un’ambulanza, arrivata dalla Potes di Marotta, ma per la studentessa non c’è stato nulla da fare: responsabile un arresto cardiocircolatorio che dovrà trovare spiegazione dall’autopsia che verrà effettuata oggi all’ospedale Santa Croce. La gìovanissima età di Laura richiede questo accertamento.Nella casa di via Napoli dove risiede la famiglia Nasoni, un giorno di festa si è trasformato in una tragedia. Laura frequentava la quinta G del liceo scientifico “Torelli”. Era molto conosciuta a Marotta: fino a qualche hanno fa aveva giocato a pallavolo nella squadra della “Lìbertas” ed era un’appassionata di sport: amava anche il calcio e seguiva con passione i granata. Intorno alla famiglia, la mamma Tiziana, che per tanti anni ha gestito un salone di parrucchieria in via Litoranea, il papà Mauro, rappresentante, i due fratelli Luca e Marco, uno sposato l’altro studente universitario, si sono stretti amici e parenti nel tentativo di dare un impossibile conforto a una tragedia crudele e improvisa.Don Egidio il parroco della chiesa di San Giuseppe a Marotta la conosceva abbastanza bene, anche se Laura non era una frequentatrice assìdua, e la descrive come una ragazza amabile e serena. Sarà lui a celebrare la messa dell’ultimo saluto che potrebbe svolgersi già venerdì, ma per il quale si attende il via libera del magistrato. Straziati anche i compagni di scuola, gli amici di Marotta che ricordano la sua freschezza, la sua semplicità. Mai una sigaretta, estranea a ogni forma di eccesso, bella e sportiva, strappata alla vita da un sonno feroce dal quale non si è più risveglìata. La notizia della sua morte si è rapidamente diffusa a Marotta e a Fano: dolore e costernazione per un evento così drammatico e duro da accettare. Terribile anche la coincidenza: morire il giorno del proprìo compleanno, concludere un percorso dolorosamente breve ma sufficiente a rendere indimenticabile Laura al cuore di chi l’ha amata.
di Silvia Sinibaldi
dal Corriere Adriatico