Patong, Thailandia: la lenta ripresa dopo l’ecatombe
Una nuova testimonianza dalle zone colpite dallo Tsunami
Dopo i primi giorni di stordimento collettivo, riprende lentamente la vita a Patong, che falcidiata sulla costa si lecca ora mestamente le ferite: adesso la tragedia appare piu’ netta in quanto le carcasse di tv, computer, vestiti, suppellettili… sono ammucchiati a ridosso del mare per essere poi trasportati in un luogo di raccolta. Nel vecchio campo sportivo le macerie si alzano per una decina di metri e le ruspe impietosamente scaricano tessuti, scarpe, bottiglie e tutto cio’ che costituiva le suppellettili di case, negozi, agenzie e alberghi.Dalla strada costiera si diramano a pettine centinaia di vicoletti ciascuno con una sequela interminabile di negozietti, boutiques,agenzie ecc. Tutta la mercanzia e’ ora preda del mare o scaricata e ammucchiata lungo ciascuna via emanando un senso di distruzione, di fetore accentuato dagli ardenti raggi solari.Nell’Ocean Plaza a cospetto del mare, luogo molto frequentato da turisti e locali, ancora stanno evacuando l’acqua con le idrovore; nei locali sotto il livello della strada, adibiti a supermercato hanno estratto centinaia di morti e ancora se ne troveranno visto che c’e’ ancora un metro d’acqua su cui galleggia gran parte delle merci costituendo un macabro mare multicolore. ….continua
del Prof. Alfredo Bendia
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!