La mostra “Claudio Cintoli e l’arte concettuale-Marcanciel Stuprò ha fatto l’uovo” sarà inaugurata Venerdì 5 novembre 2004 alle ore 17,30 all’Atelier dell’Arco Amoroso in Piazza del Plebiscito ad Ancona e rimarrà ad Ancona fino al 12 dicembre 2004. La mostra, a cura di Armando Ginesi, è promossa dalla Provincia di Ancona, nell’ambito del progetto “Leggere il 900” .Una ricognizione della figura enigmatica di Claudio Cintoli (1935-1978), artista romagnolo ma marchigiano d’adozione che seppe stupire con la sua originalità priva di eclettismo la ribalta artistica dell’ultimo cinquantennio. La magmatica attualità delle sue opere emerge in tutta la sua contraddittoria varietà tra classicismo e sperimentalismo, nella ricerca spasmodica di un io coerente con se stesso, prima di tutto e sopra tutto. La personalità di Cintoli si delinea così viva attraverso il suo lavoro fuori dalle accademie e fuori dai solchi delle correnti artistiche. Tuttavia Cintoli fu sempre in contatto con l’avanguardia e non si fece scappare nulla della varietà dei linguaggi dei diversi momenti artistici che attraversò con la sua presenza vigile. Roma, Parigi, New York e nello stesso tempo la periferia di piccoli centri italiani come Recanati, Francavilla a Mare, Imola l’hanno visto protagonista della sua epopea di uomo e d’artista che, anche se non volle mai promuovere una tendenza né segnalare una poetica, tuttavia si dimostrò fautore di una grande e personale tendenza poetica e fu sempre capace di servirsi con successo di mezzi già sperimentati, approdando a nuovi e più attuali risultati. Venticinque opere tra pittura e installazioni e un video della performance Crisalide tenuta nel 1972 a Roma nell’ambito degli incontri internazionali d’arte a cura di Achille Bonito Oliva sono il corpus della mostra, opere scelte che segnano alcune delle tappe più significative della sua opera. Dirompente e coinvolgente, rappresenta certamente una punta estrema del 900 artistico. Recentemente l’artista è stato festeggiato da importanti mostre come quella del 1998 presso l’Archivio storico della Scuola Romana, “Per il clima felice degli Anni ‘60” a cura di Plinio De Martiis e Netta Vespignani o quella parmigiana alla Galleria Niccoli dal titolo “L’Arte Pop in Italia” sono state seguite dalla mostra del 2003 del Comune di Loreto, presso la Sala del Municipio dal titolo “Iconostasi – Stagioni e territori dell’arte” a cura di Mariano Apa e, infine, dalla mostra “Aspetti dell’arte concettuale” di Falconara alla Galleria Artemisia Arte Contemporanea, a cura di Armando Ginesi.
Enzo Giancarli, presidente della Provincia di Ancona e Massimo Pacetti, assessore alla Cultura della Provincia di Ancona, promotori del progetto sulla polarità del ‘900 di cui fa parte anche la mostra su Quirino Ruggeri (in mostra ad Ancona la scorsa primavera) ricordano, nella nota in catalogo, Claudio Cintoli come uno “straordinario talento nelle Marche da pochi conosciuto”; quale migliore occasione di una mostra a lui dedicata per promuovere la sua figura? Una mostra questa che “afferisce al momento più mentale dell’arte del secolo scorso, derivato dalle premesse dadaiste e duchampiane e indirizzato verso un apparente punto di non ritorno consistente nella “morte” del valore dell’opera e nel conseguente (anzi precedente), principio in cui l’operare artistico nasce e si risolve nell’idea”.
Orario: tutti i giorni dalle 16,30 alle 19,30. Sabato e domenica: dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso Gratuito