C’e’ Lucia nel villaggio
Tutti rapiti dalle curiosita' e stranezze targate anni '50
Una ragazza d’oro con la medaglia di bronzo al collo. Anche Lucia Morico, judoka marottese che ha ottenuto il terzo posto nella finale olimpica di judo, ha voluto mandare in tilt l’egoismo e giocare una partita al flipper dell’Associazione Oncologica Senigalliese situato all’ingresso del rockin’village dei giardini dalla Rocca Roveresca.Il Summer Jamboree si è contraddistinto non solo per l’alto livello musicale ma anche per uno scopo benefico, e lo ha fatto a modo suo. Scontato sarebbe stato vedere un gazebo con addetti dell’Aos seduti a ricevere il pubblico e così è arrivato un flipper, rigorosamente dell’epoca. Tutti i soldi delle giocate, oltre 400, per quasi 230 euro sono state devolute all’Associazione che, come ha sottolineato il responsabile Giuliano De Minicis, ha avuto anche modo di farsi conoscere ad un folto pubblico.E per mandare in tilt l’egoismo ci si e messa anche Lucia Morico, tornata da pochi giorni da Atene dove ha conquistato la Medaglia di bronzo, che ha dimostrato di avere un cuore d’oro e, con tutto il rispetto per le olimpiadi, è questo che conta. La campionessa è stata letteralmente presa d’assalto dai visitatori del rockin’village che l’hanno festeggiata come merita un campione, qualsiasi sia la disciplina che pratica.Grande il successo anche per tutto il rockin’village che è stato visitato da migliaia di persone, anche di rilievo come Dario Salvatori critico e cultore di quel periodo musicale degli Usa che si è dato agli acquisti. Tante le curiosità e le stranezze come quel giovane che ha acquistato un barattolo di brillantina. Nulla di nuovo e strano sino a qui se non che il giovane era completamente calvo.Ma ai giardini della Rocca non sono mancate sforbiciate e colpi di fon a suon di rock’n’roll. Grande il lavoro per il barbiere Francesco e il coiffeur Edgardo che per tutta la durata del festival hanno lavorato incessantemente per mettere a posto le teste del popolo del Summer Jamboree. Il rockin’village è stato anche il luogo dove in tanti si sono avvicinati ai balli dell’epoca. Superlavoro per il gruppo dei Charlie Rock che ognì sera hanno istruito, gratuitamente, al Jive centinaia di persone che non volevano essere colte impreparate quando i “mostri sacri” del rock’n roll salivano sul palco.
di m.p.
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