SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Omicidi a Senigallia – 4° Puntata

Di David Oslo

573 Letture
commenti

Chi sono le spie
E presto detto. I proprietari dei due bar, il proprietario del distributore di benzina conannesso spaccio di tabacchi , e anche il sarto perche’ ha la casa che si affacciasull’unica piazza del paese ,classico luogo d’incontro domenicale e non , e negliultimi anni adattata a parcheggio per i clienti del bar in piazza, l’altro si affaccia sulla strada principale a meno di 200 metri, e per ultima la parrucchiera.Difficile a dirsi chi eccelle nello spiare e riferire , anche se il proprietario del barsulla piazza è privilegiato in quanto a fonte d’informazione, essendo il suo bar piu’frequentato specialmente dai giovani.Nell’altro esercizio si fanno piu’ pettegolezzi su episodi passati, dal momento che laclientela e prevalentemente fatta di persone mature o vecchie.Allo spaccio ci si ferma poco per l’acquisto di un pacchetto di sigarette o per unpieno di benzina, se poi il cliente non è in vena di chiacchere , diventa difficilesapere le ultime novita’ , o il "sentito dire".Ma Armando il padrone dello spaccio sa essere intrusivo e quando ha il sentore che un certo cliente potrebbe essere a conoscenza di qualche novita’ lo aggredisce verbalmente costringendolo a vuotare il sacco.La parrucchiera invece ha un ruolo fondamentale come canale informativo perche’ ledonne quando vanno a farsi i capelli parlano molto fra loro, e la prerogativa che lefavorisce nell’essere piu’ aggiornate e il fatto che moltissime di loro sono casalinghe .Essendo quasi tutto il giorno a casa o nelle immediate vcinanze della stessa, quandovanno a fare la spesa nel piccolo supermercato, o scambiano le loro impressioni sullecondizioni del tempo con la vicina , senza volerlo controllano la maggior parte delterritorio.La gianna, ovvero la parrucchiera, che è curiosa per natura ascolta e catalogadiligentemente filtrando con una certa capacita’ di analisi le notizie interessanti daquelle palesemente banali.Di solito la Gianna va a confidarsi dal maresciallo il lunedi’ quando i parrucchierisono chiusi.Rimane il sarto come ultimo veicolo informativo. Ma dal sarto solitamente ci vanno i piu’ danarosi che non offrono nessuna merce allettante alle sue orecchie , al massimo i piu’ loquaci spifferano qualche piccante indiscrezione su episodi di natura sessuale in cui ci sono di mezzo corna e cornetti, episodi appetitosi per le donnette ma di poca sostanza per l’ordine pubblico. L’artigiano deve anche essere cauto nel riferire le confidenze che qualche benestante gli fa , altrimenti se si venisse a sapere che fa la spia perderebbe rapidamente la sua clientela.Pero’ il sarto ha la bottega affacciata sulla piazza quasi dirimpetto al bar dove luitrascorre cucendo, imbastendo, stirando , dalle 12 alle 18 ore al giorno, e non è raroche faccia nottata quando ha del lavoro urgente da consegnare. Percio’ tutto il movimento di persone o vetture che arrivano in piazza, passano davanti alla sua vetrina, e anche se non alza lo sguardo riconosce dal rumore dei veicoli i proprietari ,anzi al rombo di un certo veicolo sa esattamente che ore sono.Persino a notte inoltrata riconosce da una sgommata , chi è il nottambulo che prima diandarsi a coricare vuol farsi l’ultimo goccio al bar.Come controllo del territorio non c’è male quando vi sono tanti volonterosi alleaticon le forze dell’ordine no ?.
Informazioni attendibili o no ?
Le confidenziali convocazioni dei cosiddetti informatori simpatizzanti dell’Armanon a libro paga , aveva trovato massima disponibilita’ da parte dei soggetti invitati.Normalmente erano gli stessi informatori che quando andavano in citta’ percommissioni personali ,facevano una capatina in caserma e una chiaccherata con ilMaresciallo Imparato , il quale dopo i primi colloqui, si era insediato solo daqualche mese , distinse tra gli informatori quali erano da coltivare e quali dablandire .Il metro di valutazione erano delle semplici domande che rivolgeva ai suoiinterlocutori , dalle risposte che riceveva emergeva l’acutezza , la memoria, lasincerita’ da parte di chi a volte in buona fede pensava di riportare notizieinteressanti.Ad esempio era capitato che il sarto l’unico che rimaneva alzato a volte tutta la notteper ultimare un lavoro urgente , e se andava a dormire era sempre molto dopo lamezzanotte, aveva riferito che una macchina forestiera, a scadenze regolari arrivavaa notte inoltrata e parcheggiava a poca distanza dalla piazza facendo scendere unpaio di ragazze di origine africane, per ripartire subito dopo.Un discreto controllo da parte dei carabinieri aveva rivelato che il proprietario dellamacchina era il proprietario di un ambiguo locale notturno aperto da poco, cheriaccompagnava a casa il personale femminile, ragazze fatte arrivare illegalmentein italia con le solite promesse di lavoro onesto.Fin qui la solita routine, i carabinieri pero’ non erano intervenuti perche’ volevanoindividuare eventuali altri traffici collegati al conducente dell’auto.Ma quando una notte il sarto dopo che la solita macchina era ripartita, senti’ arrivareanche quella del figlio , e scenderne una delle africane, non fu piu’ una fonteattendibile di informazioni , perlomeno sui movimenti delle extracomunitarie.Vi fu una circostanza analoga che riguardo’ il proprietario del bar. Era stato riferitoda quest’ultimo che aveva sentito da un cliente che diventava particolarmenteciarliero sul tardi , dopo aver bevuto piu’ che abbastanza, sulla probabile apertura diuna bisca in un casolare di campagna.In una successiva serata lo stesso cliente aveva saputo indicare con precisione lalocalita’ e la casa dove si sarebbero riuniti i biscazzieri con i polli da spennare.All’incirca un mese dopo, quando i giocatori si sentivano al sicuro con una brillanteoperazione e dopo mesi di indagini, come riportato dal quotidiano locale, iCarabinieri fecero irruzione nella bisca sorprendendo nomi eccellenti , e poveridiavoli attorno al tavolo verde. Arresti, diffide, ecc…tutto per una buona soffiata .Va detto che l’usignolo ubriaco che aveva saputo dare con dovizia di particolaril’ubicazione del casale e permettere ai carabinieri la "brillante operazione", eraanch’esso un biscazziere escluso da questo affare, e diventato delatore per vendettapersonale.L’amara sorpresa per il padrone del bar fu che i carabinieri gli comunicarono chel’intestatario dell’ameno casale , era addirittura il figlio da poco tornato dal militare.Con grandi manovre e un buon avvocato il padrone del bar riusci’a dimostrare che ilfiglio Piero era all’oscuro di tutto, che aveva affittato il casale in buona fede.Come il padre di Piero, anche i carabinieri non la bevvero. Con lo smantellamento del casale , il gioco d’azzardo ebbe solo una battuta d’arresto. Gli organizzatori della bisca , denunciati a piede libero , dopo che le acque si furono calmate si dettero da fare per riprendere la loro attivita’. La prova di cio’ furono le mogli di alcuni incauti giocatori indebitati fino alla rovina , andarono a chiedere aiuto alle forze dell’ordine per convincerli a fare qualche cosa .Senza denunce , ne soffiate i carabinieri potevano fare ben poco.L’unica fonte informativa , il padrone del bar , era diventata muta.Nonostante l’intricato labirinto di mezze verita’, bugie, o silenzi , il Marescialloriusciva ad avere un quadro abbastanza approssimato della situazione.
….continua

Se vuoi leggere l’opera intera visita www.leggendosiestailtempo.it

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 6 agosto, 2004 
alle ore 18:18
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno