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Il Seduttore – Parte Prima

Di Roberto Marconi

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Che palle queste cene tra colleghi! Ormai è diventato un rito come il funerale: ogni fine semestre, puntuale almeno quanto la rata del mutuo da pagare,arriva una circolare nella solita carta intestata dell’azienda che invita il "dipendente" (mai viene usato un termine più personalizzante, mai!) a partecipare alla cena di lavoro che si terrà…ecc.ecc.Non che la cosa sia in assoluto una schifezza: viene normalmente preferito un locale ad uso ristorante e sala da ballo… quasi sempre è di livello almeno buono sia l’ambiente che il mangiare ed il bere (cena in piedi però…), ma quello che non si sopporta è la gente. I soliti zombies che già devo sopportare in ufficio e le loro mogli sciatte (che probabilmente sono diventate così proprio perché stanno insieme a degli zombies di mariti), il capetto intermedio che cerca di ingraziarsi invano il direttore, il direttore che partecipa con lieve disgusto a questa parodia della vera mondanità a cui certo è ben abituato. Ma stasera c’è lei. Non l’avevo mai vista prima, perciò deve essere la moglie di Gregucci (che infatti si è sposato da tre mesi ) del quale ho finto di celebrare "il lieto evento" senza in realtà interessarmi affatto né del "cin cin" al suo ritorno dal viaggio di nozze, né delle sue assurde fotografie fatte in chissà quale pseudocrociera a poco prezzo.Al brindisi di ricevimento, mentre ci ammucchiavamo al buffet, mi è passata davanti chiedendo permesso e nonostante le avessi aperto un sufficiente varco tra la folla, sono sicuro che mi abbia intenzionalmente strusciato il suo seno alto e pieno sul bicipite del braccio sinistro. E’ stata una sensazione bella ed inaspettata: tanto che il mio arto si è anche contratto un poco e, giuro senza volerlo, il palmo della mano, aperto, si è appoggiato per un attimo al suo sedere.Mi ha guardato quasi di sottecchi: un viso ovale imperlato da due occhi profondi e neri, un nasino un po’ adunco e due labbra sottili ed apparentemente severe. Non ha detto nulla, ma ha rallentato i gesti ed i movimenti, come se avesse in quel momento preso coscienza di essere al centro della scena.Ho deciso subito di prendermi una breve pausa nel mio matrimonio che va avanti con Claudia da circa sei anni: c’è sempre una pausa caffè nel lavoro e certo anche il matrimonio, alla lunga, diventa un lavoro.Questo pomeriggio abbiamo bisticciato e se la conosco bene mi terrà a distanza per tutta la sera pensando di rimarcare, con la sua ostentata assenza, l’inutilità del mio essere senza di lei…che occasione!Ho dato un’occhiata a dove stia Claudia e siccome l’ho vista insieme a Pierotti, detto "cantastorie" perché racconta sempre di come sia importante il suo lavoro e interessante la sua vita nonché,appunto, Gregucci, ho calcolato che per i prossimi trenta minuti almeno non ci saranno "disturbi".
-Sergio…Sergio conosci la moglie di Gregucci… Luana? Luana, ti presento Sergio, che certo è il meglio del mazzo…dopo di me ovviamente-.
Era Blasi, il mio collega di stanza: un amico che anche stavolta, non so come, stava facendo proprio la cosa giusta al momento giusto.
-Luana… mi permetta di dirle che quel vestito le sta veramente a meraviglia…-
L’ho detto indirizzando gli occhi sui fianchi e sul decolletè per rimarcare il senso più goloso della mia esclamazione.
-Grazie, Sergio, dammi del tu, sennò mi fai sentire ancora di più un’estranea qui dentro…e poi, qui pare che tutti vogliano mettere le mani sul buffet senza pensare al piacere della conversazione e degli aperitivi…-
Il leggero sussiego con cui la sua voce ha arrotolato il concetto mi fa pensare che mi stia rimproverando per la "palpatina birichina"…ma la fortuna è dalla mia: ho due Martini in mano che pensavo di bermi a digiuno, così… per perdere consapevolmente la lucidità e giustificare qualche scemata di troppo che per noia avrei fatto senz’altro…
-Beh…ci vuole stile ed intuito in queste cose come in altre…bianco o dry?-
-Bene, ragazzi, io vado a preparare i lucidi per il capo…mi raccomando fate i bravi!-
Impagabile, Blasi… un amico che sa entrare ed uscire di scena con tempismo perfetto.
-Certo che stasera qui nessuno sembra divertirsi nemmeno un po’…dimmi Sergio tu ci vieni sempre a queste cene?-
-Qualche volta preferisco il Casinò , ma sai… lì se ti va bene puoi incontrare la fortuna, qui invece, almeno una volta, la donna della tua vita…-
-Cerchi moglie?-
-Voglio ancora credere che ci sia qualche differenza tra la "donna della vita" e una "donna a vita"
-Non sai quanto capisco quello che vuoi dire!-
Le sto dicendo ora alcune cose che una donna vuole sentirsi dire dagli uomini specie quando li trova gradevoli: faccio molta cura al linguaggio non verbale come i gesti che sono calmi, ampi, avvolgenti e poi alla voce che è cupa ed un po’ roca per il fumo, infine allo sguardo che dirigo, intenso, nei suoi occhi, ma senza troppo insistere. Decisamente mi sto eccitando all’idea che Luana sia affascinata da me: mi vede alto, snello, capelli biondi e ricci, occhi azzurri… buona cultura, buona educazione…sì, sono proprio irresistibile e lei non mi resisterà.
-Sì, anch’io ho cominciato a venire a queste cene per capire che gente vi prende parte…e poi non si sa mai che persone interessanti si possono conoscere…-
Ti prenderò Luana. Ti porterò con una scusa alla toilette e ti appoggerò sul lavandino contro quelle curiose piastrelle a riquadri rosa. Ti bacerò sotto l’orecchio sinistro, perché vedo che te lo carezzi mentre mi ascolti e sicuramente quello è un punto che stimola il tuo piacere. Poi ti bacerò la bocca socchiusa sotto le labbra sottili e la mia lingua si allaccerà alla tua, mentre le mie dita ti carezzeranno il caschetto dei capelli neri sfiorandoti la nuca e ti indurranno a reclinarla un poco all’indietro. Allora ti bacerò con più passione il collo e una mano starà già frugando sotto il tuo elegante vestito nero da sera. So quello che troverò: due piccole labbra sottili e già bagnate simili, ne sono certo, a quelle che ho già incalzato con la lingua. Ti sussurrerò parole turgide di desiderio come il tuo clitoride, ti scosterò solo un poco la mutandina e…
……..continua domani

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 6 agosto, 2004 
alle ore 17:16
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