Probabilmente il carico di corrispondenza che ogni giorno doveva smaltire era troppo gravoso rispetto agli orari ed alla zona che doveva coprire. Cosi’, invece di consegnare regolarmente la corrispondenza ai destinatari nel suo consueto giro quotidiano, avrebbe finito per "alleggerire" il contenuto della sua borsa. Giorno dopo giorno avrebbe accatastato lettere cartoline ed altra corrispondenza, magari con la speranza di poterla distribuire smaltendola nel tempo.Per una giovane portalettere in servizio all’ufficio di Senigallia, sono iniziati però i guai quando qualcuno ha scoperto del tutto casualmente alcuni scatoloni contenentila posta inevasa, non arrivata a destinazione. Naturalmente alla vista della corrispondenza sono state informate le autorità competenti e la direzione dell’ufficio principale di Senigallia. L’episodio si è verificato qualche settimana fa, anche se la notizia è trapelata solo ora, nonostante lo stretto riserbo.Immediatamente sono partiti controlli ed accertamenti. La portalettere a quanto risulterebbe – assunta a tempo determinato per un periodo di tre anni – sarebbe stata immediatamente sospesa in attesa dei provvedimenti previstiin questi casi. Sembra che il quantitativo di corrispondenza occultata di volta in volta dalla postina, ammonterebbe ad oltre un centinaio di chili. Del rinvenimento è stata informata naturalmente anche la Direzione provinciale delle Poste.A carico della portalettere sarebbero in corso anche accertamenti ulteriori per verificare eventuali altre responsabilità fuori dal normale rapporto di servizio con le Poste italiane.