Marciapiedi stracolmi e parcheggi blu deserti. E’ questo lo scenario che ogni anno si presenta sul lungomare, dove i turisti si organizzano come possono pur di non mettere mano al portafogli per una vacanza già fin troppo "salata . Chi non può fare a meno di raggiungere la spiaggia con l’automobile cerca spazi non a pagamento e, solo se l’estenuante ricerca non ha portato i risultati sperati, ricorre al parchimetro.La conferma del comportamento al risparmio, molto diffuso tra gli utenti della spiaggia, si ha passeggiando sul lungomare dove ieri mattina alle ore 10.30 il lato blu era semivuoto mentre dalla parte opposta c’era un proliferare di automobili stipate anche in spazio molto angusti. C’è da dire che per i pedoni è un sollievo avere a disposizione i parcheggi blu per camminare, dal momento che è impensabile addentrarsi nei marciapiedi dove tra biciclette e motorini il suolo calpestabile è praticamente ridotto al minimo.Da questo punto di vista la situazione più precaria si avverte sul lungomare Mameli, con la massima concentrazione dal sottopasso di via Zanella a Cesano, dove i bagnanti lamentano la mancanza di rastrelliere per lasciare le biciclette, giustificazione che tirano in ballo nel dichiararsi costretti ad appoggiarle sul muretto o a ridosso delle piante. Scusante che non regge per i possessori di motorini e scooter per i quali sono stati predisposti numerosi spazi sulla strada.Il rischio che si corre lasciando un veicolo sul marciapiede è doppio infatti, oltre alla multa di 68,25 euro, c’è anche il rischio di non ritrovare più il proprio mezzo perché in questi casi vige la rimozione forzata. Cosa che porterebbe con sè un’altra "stangata" perchè poi per recuperare il ciclomotore o scooter che sia dal deposito utilizzato dal Comune, sarà necessario sborsare altri soldi per le spese di custodia.A levante la situazione sembra meno caotica. Qui ci sono le rastrelliere per le biciclette ma anche nella riviera chic gli utenti della spiaggia non sono soddisfatti. E già perché le rastrelliere, più volte richieste negli anni passati dai gestori degli stabilimenti balneari, sono state posizionate sopra il marciapiede e, quando sono piene, le biciclette occupano due terzi dello spazio che dovrebbe invece rimanere a disposizione dei pedoni. Qualcuno suggerisce di spostarle dal marciapiede lato mare a quello lato monte, meno trafficato per la passeggiata visto che, oltre ad intralciare il passaggio di giorno, costituiscono un vero e proprio disagio di sera quando la gente cammina su e giù per il lungomare.A quanto pare non manca il lavoro per gli ausiliari del traffico che quest’anno sono passati da dieci a nove, uno in meno rispetto alla scorsa estate ma con una zona più ampia da controllare. Devono infatti far rispettare il Codice della strada anche in centro storico, dove il blu si è espanso a macchia d’olio con l’avvio del piano di riordino, anche se poi in qualche caso ha subito delle correzioni in bianco, per offrire spazi di sosta ai ciclomotori. Zone che, come osserva qualcuno, vanno bene per il periodo estivo, ma che più avanti finiranno per essere "rivendicate" dagli automobilisti, magari dalle stesse persone che oggi circolano con mezzi a due ruote.Tornando ai lungomare, esiste allora la necessità di garantire una civile convivenza tra tutti, facendo in maniera che i mezzi in sosta, qualunque sia il loro tipo, non finiscano per intralciare i pedoni, provocando malumori e giudizi negativi a proposito dell’ospitalita sulla Spiaggia di velluto.
di Sabrina Marinelli