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Le nubi si addensano sui bagnini

Il maltempo rovina un altro week-end e resta il problema dei canoni

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Nuvoloni densissimi sulla spiaggia di velluto. E’ trascorso l’ennesimo week-end di maltempo sulla riviera senigalliese per l’irritazione non solo dei bagnanti, le cui attese sono rìmaste nuovamente deluse, ma anche di coloro che vivono della spiaggia: i concessionari degli stabilimenti balneari. Una categoria che ha vissuto una settimana contraddittoria, con un occhio alle previsioni atmosferiche ed un altro alle decisioni del Governo sul temutissimo aumento dei canoni demaniali. Se il meteo ha beffato i bagnini con il solito brutto week-end (a giugno è stato sempre cosi) il governo invece ha preso tempo congelando il provvedimento sui canoni demaniali. L’aumento non è ancora escluso ma, eventualmente, se ne parlerà dal prossimo anno e comunque non ci sarà un rialzo del 300 per cento come si paventava inizialmente. Nel frattempo il Ministero competente ha istituito una commissione ad hoc per uno studio che individui misure alternative per assicurare alle casse pubbliche il gettito voluto senza intervenire in maniera pesante sui canoni. Il problema è sentitissimo a Senigallia tanto che i rappresentanti cittadini della categoria si sono recati più volte a Roma negli ultimi mesi per incontrare esponenti politici di maggioranza e di opposizione perché intercedessero presso il Governo facendo sentire la voce di una delle categorie più importanti nel settore turistico. Inutile dire che la questione non riguarda soltanto i concessionari di spìaggia, ma anche i turisti ed i bagnanti in genere sui quali potrebbero riversarsi gli aumenti dei canoni demaniali in termini di aumenti dei costi dei servizi sulla spiaggia. "Il congelamento della decisione del Governo non risolve il problema – commenta Enzo Monachesi, vicepresidente provinciale del Gibas-Confcommercio – Innanzitutto è sbagliata la premessa: si dice infatti che i canoni sono bloccati da anni, quando invece sono stati continuamente adeguati all’indice Istat. Inoltre il Governo potrebbe facilmente aumentare il gettito senza bisogno di intervenire sui canoni: basterebbe regolarizzare la posizione dei circa diecimila bagnini in tutta Italia che operano in mancanza di tutta la documentazione necessaria e che, di fatto, non pagano i canoni".
di Marco Benarrivo

Pubblicato Lunedì 21 giugno, 2004 
alle ore 10:36
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