Beffa al 90′, la Vigor retrocede
Spinaci a segno ma poi fallisce il colpo del ko
In piena zona Cesarini la Vigor Senigallia viene condannata alla retrocessione da un’Aprilia per nulla trascendentale. Una mischia finale permette al giovane Montella di dare ìl colpo di grazia alla Vigor che ritorna nell’Eccellenza. Nessuno, onestamente, pensava che l’Aprilia sarebbe riuscita a raddrizzare la partita, anche perchè la squadra laziale ormai era salva. Invece la Vigor, andata in vantaggio nei minuti iniziali con Spinaci, non ha saputo sfruttare al meglio il gol. Il torto della Vigor, comunque, è stato nelle numerose occasioni sprecate per chiudere la partita. Ma il suo attaccante Spinaci non ne ha saputo approfittare. Purtroppo nel calcio sono gli episodi a decidere il risultato e quello accaduto alla Vigor è stato ciò che ha lasciato il segno nella storia del club perché una retrocessione è amara da digerire, soprattutto quando avviene al 90′ dell’ultima giornata di campionato.Eppure per la Vigor la partita si era messa bene perché al 5′, su punizione calciata dal limite dell’area da Spinaci, il pallone superava barriera e portiere infilandosi alla destra del portiere aprilano. Al 14′ Cercaci effettuava un invitante cross per Stefanelli che però l’attaccante sbagliava. Al 28′ si faceva vedere l’Aprilia. Loreti serviva un pallone d’oro a Pierantozzi che tirava di poco a lato. Al 46′ l’ Aprilia ha la palla del pareggio. Una bella triangolazione Caligiuri-Pierantozzi non veniva finalìzzata da Monti. Nella ripresa l’Aprilia entrava in campo con più voglia di trovare il gol del pareggio e lo sfiorava al 1′. Pierantozzi effettuava un cross per la testa di Masini, ma ìl pallone sfiorava il palo. Nel giro di tre minuti la Vigor sfiorava il raddoppio.Al 4′ il portiere Del Duca parava in tuffo e al 7′ ancora Spinaci si presentava tutto solo nell’area dell’Aprilia ma il suo diagonale finiva al lato. Al 22′ ancora Spinaci su punizione impegna il portiere locale.Ma al 45′, come un fulmine a ciel sereno, arrivava il pareggio dell’Aprilia. Caligiuri batteva una punizione scodellando il pallone nell’area, di testa Masini impegnava Angioloni, il numero uno non tratteneva il pallone, sul quale piombava Montella che metteva dentro.
di Giuseppe Todero
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