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Cd “pirata”, il commercio si ribella

Oltre al danno anche la beffa: venduti davanti a un negozio di dischi

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Un Cd in un negozio di dischi costa circa 20 euro. Un cd pirata comprato dagli ambulanti costa 5 euro. Facile immaginare l’espansione incontrollabile del commercio illegale di materiale discografico, che prende sempre più piede, a seguito degli aumenti di dischi e dvd. Ma la concorrenza sleale mette in crisi i commercianti del centro storico, che si trovano a competere con prezzi ribassati del 70% pur con qualità decisamente inferiore. Ma lungo il corso di Senigallia oltre il danno va in scena anche la beffa."Ogni sabato e domenica pomeriggio – ci racconta la titolare del negozio del corso Tutto musica – sei o sette ambulanti stendono il loro telo per terra ed espongono cd, giochi della Playstation e dvd taroccati. Sembra una presa in giro perché si posizionano proprio avanti al mio negozio. Ogni fine settimana telefono a vigili e carabinieri per un intervento, ma spesso le pattuglie sono fuori, impegnate in altri interventi o incidenti e non possono agire. Succede da troppo tempo, la questione è insopportabile".L’abusivismo commerciale comprende tipologie di violazione differenti, che vengono punite con sanzioni amministrative o penali. Quando si parla di cd o dvd senza marchio Siae e palesemente contraffatti, riprodotti illecitamente e smerciati al pubblico, ci si affida alla legge. "Una legge vieta la vendita di prodotti contraffatti – ci spiega un agente della Polizia municipale – l’altra, una legge speciale, si riferisce proprio ai diritti d’autore. Una sanzione penale colpisce i venditori di prodotti di pirateria musicale, a cui viene sequestrata tutta la merce, portata poi alla Procura di Ancona, dopo comunicazione di reato. I prodotti vengono in seguito distrutti. Gli ambulanti spesso non posseggono documenti di alcun tipo, allora dobbiamo portarli alla Questura d’Ancona per i foto-segnalamenti, impiegando talora anche due giorni per seguire la pratica. La sanzione pecuniaria magari viene emessa dal giudice, che decide per multa e reclusione".Gli ambulanti di dischi pirata sono per lo più extracomunitari, spesso africani, l’ultima pedina di un giro molto più grosso, l’ultima ruota di un carro fatto di contraffazioni e operazioni illecite.
di Chiara Michelon

Pubblicato Martedì 20 aprile, 2004 
alle ore 11:08
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