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Litorale, cantiere mostro

L'assessore: "Inevitabile"

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Il cantiere installato in piazzale della Libertà e ribattezzato “mostro” dagli operatori turistici della Confcommercio, rischia di creare non soltanto una divisione tra i lungomari Alighieri e Marconi ma di diventare elemento di divisione tra bagnini, esercenti ed albergatori da una parte e Comune dall’altra. Proprio per fare in modo che non si ripeta la presenza di cantieri nella zona a mare a ridosso dell’estate, gli operatori hanno posto l’esigenza di un raccordo all’interno della giunta e chiesto la possibilità di avere per tutte le varie esigenze un unico iterlocutore. Una sola voce insomma che parli a nome del Comune. Come rispondono gli interessati? “Quanto al cantiere ho già precisato che l’intervento è considerevole perché richiede opere interrate. La Rotonda dovrà essere pronta per la primavera 2005. Riguardo all’interlocutore unico che dire? Esiste già, è tutta la struttura comunale” osserva l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Mangialardi. “Se però vogliamo entrare nel settore specifico, la voce unica c’è già: la persona che per il suo ruolo è a stretto contatto con gli operatori è l’assessore al turismo Andrea Nardella. L’importante è che dall’insieme di voci e dal confronto possa scaturire un dibattito costruttivo e che non si crei il problema inverso, cioè che si frazioni il fronte dei vari interlocutori del Comune”.Direttamente chiamato in causa, giriamo la palla all’assessore al turismo Andrea Nardella. Allora assessore, è lei il “portavoce” dell’amministrazione comunale nei confronti degli operatori? “Credo che questo sia già avvenuto e che continui ad attuarsi” risponde Nardella. “Se si ritiene necessario, credo che non ci sia alcun problema a formalizzare questo incarico in maniera ufficiale. A parte la forma, per quanto mi riguarda di fatto mi sono sempre reso disponibile agli operatori. Ho cercato sia nel settore del turismo e prima anche delle attività economiche di essere il referente di tutte le varie esigenze, richieste e necessità che vengono di volta in volta sollevate dalle categorie. Se viene posta in maniera palpabile la questione del maggior coordinamento, bisogna riconoscere che in sede di giunta ho riportato sempre le varie situazioni che venivano dall’esterno. Ed all’interno dell’esecutivo mi sono sempre impegnato per arrivare ad una sintesi e per creare un raccordo tra i vari assessorati. Quando c’è stato da difendere gli interessi degli operatori e magari da prendere qualche critica mi sono sempre assunto le mie responsabilità”.
di Sandro Galli

Pubblicato Martedì 30 marzo, 2004 
alle ore 10:44
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