La Fenice teatro di eventi culturali, dalla prosa alla danza passando per la congressistica e il cinema. Il 31 dicembre scadrà il contratto di gestione del teatro e gli amministratori locali sono all’opera per un cambiamento che rilanci e valorizzì lo storico edificio. Niente affatto scontato appare infatti, alla luce dei progetti dell’Amministrazione comunale, il rinnovo della convezione con la ditta dei fratelli Giometti e per questo è iniziato un confronto a tutto campo con operatori ed esperti del settore. "Siamo interessati a valutare tutte le proposte che ci perverranno in merito alla nuova gestione del teatro e questo vuol dire anche a partire da chi la Fenice l’ha gestita in questi anni – spiega il sindaco Luana Angeloní – Il rinnovo non è scontato ma è solo una delle possibilità dal momento che abbiamo aperto un dialogo con varie componenti cittadine e anche regionali perché vogliamo coinvolgere nel futuro dell’edificio tutta la città".
Quali sono stati i limiti riscontrati dalla riapertura del teatro ad oggi?
"I limiti possono essere individuati rispetto alle attese che c’erano al momento della riapertura dell’edificio. Attese che erano indirizzate verso una programmazione culturale con un’offerta più completa, mentre la Fenice ha ospitato prevalentemente proiezioni cinematografiche. Ci sono stati anche spazi dedicatí alle stagioni di prosa, agli spettacoli e alle manifestazioni culturali ma in misura senz’altro minore.Alla luce proprio di queste considerazioni nasce l’esigenza che la Fenice sia sempre di più il teatro della città".
Sulla decisione di prediligere lo spazio cinematografico hanno influito ragioni economiche?
"Direi che la scelta è stata adeguata alle possibilità che una città come Senigallia poteva avere rispetto alla gestione di un contenitore di queste dimensioni. L’Amministrazione di allora decise di affidare in gestione il teatro basandosi sul presupposto che non sarebbe stata in grado di sostenere quest’onere per incompatibilità con le esigenze di bilancio. E devo dire che la scelta è stata lungimirante perché ha dato alla città un teatro comunque funzionante anche se con un’attività prevalentemente cinematografica. Inoltre a tutt’oggi la Fenice, oltre ad avere una propria programmazione, contribuisce con un’entrata derivante dalla concessione al bilancio comunale".
Adesso però sembra arrivato il momento di cambiare.
"Da allora sono cambiate molte cose. Anzitutto è stata completata la seconda sala interna, particolarmente adatta per ospitare convegni ed incontri, inoltre l’offerta cinematografica è più che adeguatamente proposta dal nuovo Multisala e dal cinema Gabbiano. Tenuto conto dei limiti della programmazione e delle legittime aspettative della città, l’Amministrazione comunale sta valutando le modalità per elaborare un progetto integrato di utilizzo della Fenice per attività culturali, come la danza e il teatro, non escludendo il settore congressistico, dal momento che Senigallia fa parte della Convention bureau di Pesaro. C’è poi l’esigenza di un teatro disponibile per ospitare le manifestazioni, le iniziative delle scuole e le attività delle associazioni culturali, senza naturalmente scartare l’ipotesi di utilizzare parzialmente la struttura per proiezioni cinematografiche".
Un progetto che prevede il coinvolgimento di più soggetti.
"Sì, ed è per questo che dicevo che siamo interessati a valutare tutte le proposte. Lo sforzo è teso verso un progetto integrato che, grazie ad una nuova programmazione collocherà la Fenice nel circuito delle attività culturali e teatrali più vivaci della regione".
di Giulia Mancinelli