Telecamere in centro e web cam
Tutti "spiati" dal grande fratello
Siamo osservati speciali. Quando passeggiamo o facciamo acquisti, quando preleviamo dal bancomat o ci fermiamo a parlare con qualche amico. Era il 1948 quando l’inglese George Orwell scrisse uno dei romanzi più inquietanti della letteratura: "1984". Fu proprio in quel classico che Orwell ipotizzò in tempi non sospetti l’esistenza di un Grande Fratello onnisciente e infallibile, mai visto da nessuno ma col potere assoluto di osservare ed essere presente nella vita di ogni cittadino.Il Grande Fratello di Orwell vede e sa veramente tutto.Perché i suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case della popolazione. Il programma televisivo fra i più amati dagli italiani, il "Grande Fratello", si ispira bonariamente al libro apocalittico e angosciante, mettendo da parte il terrore, giocando con leggerezza con un occhio perennemente attento e aperto a ciò che succede nelle pareti della casa. Ma forse non ci rendiamo conto che anche noi, noi con la nostra vita, stiamo partecipando a un reality show simile: in tutte le città molti palazzi sono muniti di telecamere, più o meno nascoste.Senigallia non manca all’appello e ha anche lei il suo Grande Fratello, il suo grande occhio che si concentra sui movimenti dei cittadini mentre camminano ignari per le vie della città. I filmati registrati da queste telecamere non vanno in onda in televisione, fortunatamente, ma le videocassette restano nelle mani dei possessori. La privacy è diventata un optional della nostra vita. Passeggiamo per il centro storico di Senigallia, alzando la testa senza guardare per terra, e ci imbattiamo in una lunga serie di telecamere bianche, nere, grigie, tutte posizionate sulle pareti esterne dei palazzi e pronte a cogliere ogni nostro passo falso.Due in via Armellini, una in prossimità delle Poste e una all’incrocio con via Mastai, una in via Battisti, una in cima alla scalinata del palazzo comunale, una in via Pisacane e una in via Rossini, due in piazza del Duca per scrutare l’entrata nella banca, un certo numero sopra bancomat e distributori di sigarette, altre ancora all’entrata degli istituti bancari, due nel sottopassaggio della stazione. Attenzione quindi a mettervi le dita nel naso, a comprare le sigarette al distributore se avete giurato a tutti che avete smesso di fumare o a baciarvi con l’amante mentre state passeggiando in una via a vostro parere assolutamente innocua della città: qualcuno potrebbe scoprirvi e perdere la stima di voi, se vi va bene.Se vi va male una bella strigliata dalla moglie o una sfuriata del fidanzato potrebbe complicarvi drasticamente la vita. Seguiti passo passo nei nostri movimenti non potremo più avere segreti per nessuno. Le bugie hanno le gambe corte, ma per fortuna finora a nessuno si erano davvero accorciate: ora il rischio di venire scoperti cresce. Tenuti sotto controllo dalle telecamere dovremmo forse agire come la Pantera Rosa, in punta di piedi e mascherati come ladri? In fondo non facciamo niente di male, ma pensare di avere il fiato sul collo, anzi due fari puntati in fronte, non è proprio rasserenante. Per non parlare della webeam al porto: trovata turistica e promozionale carina, ma… è decisamente imbarazzante sapere che qualcuno in centro ci vede finché ci stiamo soffiando il naso o mentre, come in una gag comica, ci vola via il berretto col vento del mare.
di Chiara Michelon
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