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Finale di Arezzo Wave Marche

Vincono I Damien

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Dopo le due semifinali del 7 e 14 febbraio e la serata conclusiva del 6 marzo è stata archiviata la fase regionale di Arezzo Wave. Sul palco del Mamamia di Senigallia si sono esibite ben quattordici band, tutte molto preparate e motivate, dando ancora una volta la prova di come le Marche siano una ottima sorgente di musicisti e compositori. La giuria ha faticato non poco per stabilire il gruppo finalista destinato a salire sul palco dell’Arezzo Wave Love Festival a luglio, nell’ambito della kermesse che quest’anno spegnerà diciotto candeline con un trend sempre crescente. La più importante manifestazione rock italiana ha battuto nell’anno in corso ogni record: 1803 le formazioni musicali iscritte al bando. Nella nostra regione sono stati 61 i gruppi partecipanti, con un incremento del 13% rispetto al 2003. Dopo una impegnativa riflessione sui concerti e un attento ascolto dei cd inviati, la giuria, composta dai responsabili regionali del Festival Gilberto Mancini e Francesco Battisti, dal giornalista Andrea Brusa e dal musicista Ugo Torresi ha scelto come band finalista i DAMIEN di Pesaro. La giovane band, formata nel 2000 da Ernesto Marchetti (basso), Damiano Simoncini (batteria) ed Enrico Boccioletti (voce e chitarra) si è posta nell’arco di breve tempo all’onore delle cronache nazionali con il cd di debutto “Let Us Pretend We Are Kings” sostenuta dalle infiammanti esibizioni dal vivo, capaci di catalizzare le platee più attente. “Rabbia e dolcezza, una carezza dopo uno schiaffo, il rumore che si scontra con la melodia davanti al mare Adriatico, i Damien sono una foto in negativo”. Così il combo pesarese si descrive sul proprio sito web (www.damienlive.com). Ed è infatti l’equilibrio tra l’urgenza del punk e i nuovi sintomi del rock contemporaneo a dar vita nella musica dei Damien al giusto mix, persuasivo e coinvolgente, capace di usare le maniere forti e di attingere anche al sentimento. Il gruppo gioca su uno sfondo bruciante e stremato, mettendo a fuoco lo stato d’animo di una generazione, compressa tra apatia e ribellione, frustrazione e insofferenza.

Maria Pettinari
Pubblicato Martedì 16 marzo, 2004 
alle ore 10:51
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