La crisi del commercio imperversa ancora su Senigallia, abbattendosi soprattutto sui negozi del centro storico. Basta fare un giro in città, percorrendo le vie principali del centro, per notare attività commerciali dismesse, chiuse, con giornali attaccati alle vetrine e prossime, ci si augura, ad una nuova apertura.Per esempio in via Marchettì, nel giro dì pochi metri, sono due i negozi attualmentevuoti. Nelle vetrine spoglìe campeggiano cartelli con scritto “affittasi”, chiaro segno di cambiamento si, ma anche di inattività. Una è la vecchia profumeria, erboristeria e negozio di biocosmesi, l’altro è una boutique di articoli di abbigliamento per l’infanzia.Si parla tanto di ristagno a livello commerciale, se ne è discusso soprattutto durante le vacanze natalizie, quando le vendite non sono salite ma rimaste ferme all’anno, precedente, oppure addirittura scese.Ma ora, passeggiando tranquillamente nel centro storico, ci si sofferma troppo spesso davanti a chiusure inattese e desolanti. Questa ecatombe di esercizi commerciali mette in verità un po’ tristezza.E forse va anche contro i dati forniti dal Comune che differiscono sostanzialmente con l’allarme lanciato dalle associazioni dei commercianti negli ultími mesi. Un Sos per gli esercenti che non riescono più a gestire le proprie attìvìtà a causa degli affitti salati e delle tasse in continuo aumento.A decine nell’ultimo periodo hanno rinunciato al mestiere del negoziante e lo confermano anche le agenzie immobiliari a cui arrivano di continuo le cessioni di attività in centro storico e della prima periferia di Senigallia.