Zone off-limits con le targhe alterne – clicca sull’immagine per ingrandire

Tra due giorni scatta il provvedimento delle targhe alterne e intanto continuano le polemiche sull’efficacia del provvedimento e sulle possibili ripercussioni economiche. Da un lato, infatti le associazioni di categoria dei commercianti preoccupati della concomitanza delle targhe alterne con due domeniche di aperture straordinarie dei negozi, dall’altro i gruppi dell’opposizioni scettici degli effetti positivi del provvedimento sull’inquinamento atmosferico. Nei giorni scorsi Confesercenti e Confcommercio avevano dichiarato, tramite la voce dei rispettivi rappresentanti Paolo Luzi Crivellini e Giancarlo Ciavattini, di accettare loro malgrado la decisione della Giunta Comunale e di temere conseguenze negative sulle vendite per i commercianti del centro. Le due domeniche di apertura straordinaria dei negozi del 21 e del 28 marzo stabilite dal calendario dell’Amministrazione Comunale, infatti, rischiano di risolversi in un “flop” per gli esercenti, che vedono nella circolazione alternata un disincentivo per lo shopping. Proprio per venire incontro alle esigenze dei commercianti e scongiurare tale rischio, gli amministratori locali stanno studiando alcune soluzioni per animare e vivacizzare il centro storico nelle due giornate in questione. Così come era accaduto per la chiusura al traffico di domenica 8 febbraio, quando erano stati organizzati piccoli spettacoli e animazioni varie, l’intrattenimento pare d’obbligo. “Capisco le perplessità dei commercianti e proprio per questo in questi giorni stiamo studiando delle iniziative da poter realizzare il 21 e il 28 marzo -rassicura l’assessore alle Attività economiche Luigi Rebecchini-ne discuteremo al più presto anche in Giunta ma siamo sicuri di trovare una soluzione”. Intanto anche le forze politiche dell’opposizione respingono il provvedimento.”Propaganda e demagogia”. La Casa delle libertà bolla con queste due parole le targhe alterne adottate dal Comune. “Le targhe alterne non risolvono il problema dell’inquinamento ma creano solo disagi ai senigalliesi – dice Gabriele Cameruccio (Udc) -. Di fatto viene limitata la libertà dei cittadini in maniera insensata. Finchè il problema non viene affrontato alla radice, rivedendo la rete viaria, costruendo nuovi parcheggi e migliorando il trasporto pubblico le polveri sottili rimarranno sempre e tutto il resto, targhe alterne comprese, è propaganda”. Claudio Crivellini aggiunge anche una considerazione politica: “Questa demagogia ambientalista- dice – è il pedaggio che il sindaco deve pagare ai Verdi. Colpisce anche il fatto che quella che doveva essere una direttiva provinciale recepita dai Comuni è diventato poi un pasticcio inestricabile: ogni Comune fa come gli pare e quello che ne scaturisce è una confusione incredibile. Basti pensare che Senigallia verrà divisa in tre zone a targhe alterne. Per i cittadini è impossibile capirci qualcosa”. “E’ un intervento estemporaneo ed inutile- rincara la dose Alessandro Cicconi Massi (Forza Italia) -. Il provvedimento delle targhe alterne si puo’ prendere solo se si offre un adeguata alternativa: quella di un trasporto pubblico efficiente. A Senigallia non è così.Di nuovi parcheggi poi si è sentito solo parlare ma non c’è nessun atto del Comune in tal senso e non c’è nessun progetto concreto per un piano parcheggi adeguato”. Sulle alternative alle auto punta l’attenzione anche Fiore Bittoni (Senigallia Rinascita): “Non esiste un piano per la costruzione di una rete di piste ciclabili. E’ inutile istituire le targhe alterne e poi non dare alternative di movimento ai cittadini”.
di Benarrivo e Mancinelli