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Una vittoria sulle ali della poesia

Tifosi in tripudio per Giorgio Ponzio

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Un derby infuocato per il basket maschile di serie B2 ha acceso ieri gli spalti del palazzetto di Senigallia. A scontrarsi a suon di canestri la Barzetti Senigallia e l’Oikos Fossombrone. Prima in classifica la Barzetti, imbattuta in casa, che vanta anche il primo posto in difesa e il secondo in attacco, pronta a gareggiare contro il Venezia Mestre domenica prossima, da cui si distanzia di soli 4 punti.E quarta la Oikos, anche lei in splendida forma e reduce della vittoria contro il Modena che le ha fatto guadagnare il quarto posto della classifica. Tifoserie decisamente impari: i biancorossi invadono il palazzetto e i biancoverdi sono relegati in una striscia all’angolo. La tensione è tanta e si odora nell’aria il profumo di vittoria, insomma dall’alto del cielo, dal profondo del cuore, un solo grido di ode… "la Barzetti è il nostro amore". Sta scritto su uno dei tanti striscioni e dice tutto dei tifosi senigalliesi. Armati di tamburi, fischietti, ugole spiegate e tanta passione la tifoseria della Barzetti ha l’umore alle stelle e "paura zero", almeno loro. Il fischio d’inizio e volano verso il campo rotoli di carta igieníca spiegati. Siamo a Carnevale e le stelle filanti fanno molto festa. Comincia il derby e già il pubblico viene richiamato all’ordine per i fischi che disturbano la partita e i fischi veri, quelli dell’arbitro. Partono tamburi e cori.Primo intervallo e l’emozione sale ancora di più. È una giornata speciale. Non solo perché c’è il derby ma perché per la prima volta in Italia qualcuno ha pensato di sposare sport, agonismo, competizione alla riflessione, alla poesia, alla dolcezza. "Cit’azioni da canestro" è il primo momento di poesia della storia che finisce in un palazzetto. Giuliano De Minicis si inventa questo break romantico e silenzioso in mezzo al caos delle tifoserie.Entra in campo Giorgio Ponzio, con la sua carrozzina e il suo blocco pieno di fogli. Intorno a lui si siedono le otto majorettes biancorosse e lo ascoltano col cuore in mano, come tutto il pubblico. Mai sentito un silenzio così profondo in un derby sportivo. Fabio Girolimetti introduce Giorgio: "È un momento speciale. Giorgio è una voce e un’anima conosciuta da molti bambini per le sue favole. Ora è con noi". E i cori dagli spalti si accompagnano allo striscione "Giorgio uno di noi".Giorgio comincia e non vola una mosca nel palazzetto pieno. Legge brani di poesie e termina con un "Grazie ai tifosi per lo striscione e per l’accoglienza. Ma soprattutto… forza Barzetti!"Dal pubblico la risposta pronta: "Giorgio, Giorgio, Giorgio…".
di Chiara Michelon

Pubblicato Lunedì 23 febbraio, 2004 
alle ore 11:15
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