Il corso generale della Scuola di pace "Vincenzo Buccelletti" è giunto al suo sesto incontro. Questa sera alle ore 21 nell’auditorium di San Rocco, con la partecipazione dell’illustre biblista e scrittore Carmine Di Santo si discuterà sul tema "Giustizia e politica". "Nella Bibbia è scritto – afferma il relatore – che su tre cose si regge il mondo: la giustizia, la verità e la pace e che le tre cose sono in realtà una sola: la giustizia. Infatti, appoggiandosi la giustizia sulla verità, segue la pace".La conversazione con lo scrittore e biblista, mostrerà l’originalità e la paradossalità della concezione biblica della giustizia, come relazione gratuita e asimmetrica nei confronti dell’altro, in quanto altro. Relazione gratuita che, data la pluralità degli altri è chiamata a farsi "misura" e "bilancia" e, per questo, fondamento stesso del razionale e dell’ universale. Dalla giustizia di Dio alla giustizia dell’uomo e dalla giustizia dell’uomo alla giustizia come principio della polis e della fraternità umana.Il professor Carmine Di Sante ha studiato teologia all’Istituto Teologico di Assisi, si è specializzato in Scienze liturgiche all’Istituto Pontificio di Sant’Anselmo a Roma e laureato in psicologia all’Università "La apienza" sempre della capitale. Ha insegnato all’Istituto teologico di Assisi e ha lavorato come teologo al Sidic (Service International de Doucumentation Judéo-Chrétienne) di Roma, centro fondato dopo il Concilio Vaticano II, per promuovere e favorire il dialogo ebraico-cristiano, riscoprendo l’importanza delle radici ebraiche per la catechesi, la liturgia e la teologia cristiana. Tra le opere pubblicate dal professor Carmine Di Sante, si ricordano "La preghiera d’Israele. Alle origini della liturgia cristiana", la sua prima opera e quindi un crescendo di pubblicazioni fino ad arrivare all’ultima in ordine temporale, intitolata "La profezia. Figure bibliche della speranza" , edita nel 2003.La sua lezione per la Scuola di pace sarà perciò un’occasione anche per analizzare l’attualità di questi rapporti, soprattutto alla luce delle vicende storiche contemporanee.
di Giulietta Bettini