Dovrebbe rientrare in Italia entro il fine settimana prossimo la salma di Bruno Bianchella, il velista anconetano di 47 anni ucciso il 28 gennaio in un agguato di pirati venezuelani durante una crociera in catamarano partita da Tobago.Questo almeno è quanto sperano i due amici sopravvissuti alla sparatoria, Lidio Banchetti e Daniele Fusco, che da Torlamar, nell’ isola di Margarita, si sono messi in contatto anche ieri con le famiglie a Falconara."Mio marito – ha riferito Stefania Banchetti -mi ha detto che le perizie sono terminate e che la polizia non ha più bisogno della sua testimonianza e di quella di Daniele per proseguire le indagini".Se tutti i nullaosta verranno concessi in tempo utile per organizzare un volo da Caracas, il rimpatrio potrebbe avvenire già giovedì o venerdì prossimi.Quanto agli autori dell’omicidio – una decina di uomini armati che hanno affiancato il catamarano affittato da Bianchella per impossessarsi di pochi soldi, due cellulari e una macchina fotografica – il viceconsole Rosella Cotogno non ha avuto notizie che sianostati individuati.L’ inchiesta, condotta dalla polizia locale in collaborazione con quella di Caracas, prosegue dunque a carico di ignoti.Ricordiamo che il catamarano "Joe’s Dog" con a bordo i tre falconaresi è stato abbordato mentre da Tobago stava veleggiando verso Caracas dove la comitiva avrebbe ripreso l’aereo per tornare in Italia.I pirati erano a bordo di una lancia vecchia, ma dotata di motori potentissimi.Saliti a bordo dell’imbarcazione con la scusa di chiedere un po’ d’acqua, hanno aperto il fuoco dopo aver iniziato a gridare "dinero, dinero". Banchetti e Fusco, scesi in cabina per prendere soldi e oggetti di valore si sono salvati. Bianchella, l’unico rimasto sul ponte, è stato ucciso da un colpo di mitragliatrice alla tempia.Probabilmente i banditi non avevano intenzione di uccidere ma l’incidente non li ha dissuasi a scappare con il bottino.