Dal primo gennaio in poi nessuna campanella suonera’ di sabato mattina all’Istituto Alberghiero Panzini.L’ultima novità della scuola sta nella ristrutturazione dell’orario scolastico in soli cinque giorni dal lunedì al venerdì, con un unico rientro pomeridiano per far completare ad ogni classe il proprio quadro dell’orario settimanale."Un’esigenza ormai improcrastinabile" la definisce il dirigente scolastico Alfonso Benvenuto, che ha voluto ascoltare le esigenze e i desideri delle varie componenti scolastiche.Ossia i rappresentanti dei genitori, degli alunni, i docenti e il personale Ata della scuola, i protagonisti cioè di questo "esperimento"."Buonissima accoglienza dell’evento – dice il preside – da parte dei genitori per la possibilità di avere un giorno in più i figli a casa, magari coincidente anche con il proprio giorno libero; e lo stesso da parte dei docenti, perché si è vista la realizzazione di un modo di lavorare più consono alle esigenze delle vita odierna. Inoltre gli insegnanti che debbono fare lezione il pomeriggio non si troveranno impegnati nella mattinata dello stesso giorno, quindi giornata libera per tutti sabato".Sulla felicità dei ragazzi non abbiamo dubbi, che, solo se appartenenti alle quarte o quinte, andranno qualche sabato a scuola per le lezioni degli esperti concernenti la terza area.L’idea è nata dalla volontà di uniformare tutte le sezioni a questa direttiva."La settimana corta – conclude il professor Benvenuto – è un altro tassello di un mosaico quasi perfetto del Panzini, all’avanguardia per le sue strutture, sempre innovativo nella sua organizzazione e sempre più attento alle esigenze di quello che è soggetto principale della scuola: l’alunno".Ma gli altri istituti superiori della città la pensano allo stesso modo?L’idea della settimana corta gira nell’aria?Paolo Franceschini dell’Ipsia: "Da tre anni abbiamo la settimana corta per quarta e quinte con terza area.Stiamo valutando in questo periodo la questione dell’offerta formativa e dell’orario scolastico, ma dobbiamo fare i conti con una caratteristica del nostro istituto: l’alternanza dell’offerta formativa in aula e in laboratorio".La settimana corta invece sembra improponibile nei due licei: "Non la prendiamo in considerazione per tre motivi -ci dice il dirigente scolastico del Liceo classico Perticari Giuliano Bovini-: non vogliamo tagliare nessuna ora, abbiamo a che fare con un ingente pendolarismo degli studenti e, infine, lo stadio gravoso e impegnativo per gli studenti liceali nei pomeriggi impedisce i rientri pomeridiani".Lo stesso al Liceo scientifico Medi: "Non abbiamo mai considerato l’idea della settimana corta.Troppi studenti pendolari si troverebbero in difficoltà".Idem il Corinaldesi: "Impossibile, per ora, per il nostro istituto inserire la settimana corta.Abbiamo tantissimi studenti che abitano nell’entroterra e per loro il disagio sarebbe forte".
di Chiara Michelon