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Bonifica Sacelit

Comune e Arpam danno l'sos amianto

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Inizia a delinearsi il futuro dell’ex Sacelit Italcementi.Dovrà essere presentato alla Zona territoriale 4 entro il 31 gennaio il piano di lavoro che prevede in ordine cronologico il programma di interventi da eseguire, con particolare riferimento ai sondaggi da eseguire nel piazzale e nell’ex silos.L’impressione è che si intenda procedere con la massima cautela per individuare la presenza di materiali inquinanti, primo tra tutti l’amianto. Ed il primo atto per la riqualificazione dell’area è rappresentato appunto dalla bonifica dell’intero insediamento industriale del sottosuolo, nonché delle acque sotterranee.Interventi peraltro previsti nel Piano di caratterizzazione presentato dalla società "Vecchia dogana" – proprietaria dell’ex stabilimento – all’Arpam e discusso nell’apposita Conferenza dei servizi.Proprio l’Agenzia regionale ha espresso parere favorevole al Piano di caratterizzazione, pur con alcune prescrizioni per quanto riguarda la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo e la conservazione dei campioni in contenitori idonei per consentire le analisi previste.L’Arpam ha anche prescritto che i risultati delle analisi chimiche vengano trasmessi agli organi competenti entro dieci giorni dal campionamento.Oltre a queste indicazioni, la Conferenza dei servizi – che ha visto la presenza dell’assessore alle politiche ambientali Simone Ceresoni e del consulente del Comune Vito Totire – ha fatto proprie le osservazioni e proposte dell’amministrazione comunale che dovranno essere previste dal Piano di caratterizzazione.Che cosa prescrive il Comune?Innanzitutto che "le fasi di movimentazione del terreno, considerata la potenziale presenza di amianto, dovranno essere attuate con tutte le precauzioni idonee a prevenire l’eventuale dispersione del materiale inquinante".Per questo, trenta giorni prima dell’inizio dei lavori dovrà essere presentato un Piano di sicurezza, elaborato in seguito alla valutazione dei rischi."Nei campioni di suolo andranno eseguite analisi chimiche sia sulla frazione granulometrica passante il vaglio dei due millimetri, che sulle superiori" ha deciso di prescrivere il Comune."Le fasi previste nel Piano di caratterizzazione, relativamente al suolo, sottosuolo ed acque sotterranee, dovranno essere effettuate successivamente all’avvenuta bonifica delle strutture edilizie presenti nell’area attualmente non interessata da attività lavorative".
di Sandro Galli

Pubblicato Martedì 20 gennaio, 2004 
alle ore 10:51
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