Quando iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo teatro, i residenti in un’abítazione limitrofa iniziarono a registrare crepe e lesioni alla struttura.Così decisero di fare causa.Ed ora, dopo cinque anni, il Tribunale civile si pronuncia definitivamente raccogliendo in maniera prevalente le richieste dei proprietari di un edificio adiacente al teatro "La Fenice".I privati si erano rivolti al giudice civile citando in giudizio il Comune e la "Fenice società consortile", nella persona del legale rappresentante.Il giudice di Ancona ha dichiarato il Comune e la società "La Fenice" a provvedere in solido tra loro al convalidamento statico dell’edificio situato in via Cesare Battisti, lesionato durante i lavori di demolizione del vecchio teatro "La Fenice" e dalla posa in opera della palificazione. Il Comune e la società dovranno provvedere anche al ripristino degli intonaci e delle murature interne ed esterne, nonché delle guaine "converse" sul tetto, per evitare infiltrazioni d’acqua, tramite le adeguate opere necessarie al ripristino della staticità e della funzionalità estetica.Tra l’altro la decisione del giudice obbliga anche il Comune a limitare l’accesso alla scala di sicurezza posta tra il teatro e la proprietà privata, tramite l’apposizione di una cancellata.La stessa cancellata, normalmente chiusa, dovrà essere aperta soltanto durante gli spettacoli per consentire l’esodo degli spettatori.La scalinata dovrà inoltre essere dotata di schermi opachi per limitare la visuale da parte di estranei all’interno della proprietà privata ed anche per impedire l’accesso nella stessa area.Comune e società consortile "la Fenice" sono stati infine condannati al pagamento delle spese del giudizio per complessivi 4.476,16 euro.Di fronte alla sentenza del giudice civile di Ancona, l’ufficio legale del Comune dopo aver preso atto della perizia tecnica di parte, ha ritenuto opportuno procedere al ricorso nel giudizio di appello.Il caso è già finito all’attenzione della giunta comunale che ha autorizzato il sindaco a presentare il ricorso, affidando l’incarico di difendere e rappresentare il Comune in giudizio all’avvocato Valeria Mancinelli.La vicenda della "contesa" tra i "vicini di casa" del teatro ed il Comune è destinata dunque ad avere una nuova puntata.
di Sandro Galli