Reclusa in albergo per otto mesi
Pensionata evasa dagli arresti domiciliari, il giudice la condanna a restare in hotel
Otto mesi da scontare agli arresti domiciliari, in albergo a Senigallia.E’ la pena inflitta a L.P., sessantenne corinaldese, comparsa ieri mattina davanti al giudice del tribunale di Senigallia per rispondere del reato di evasione. La mattina del 6 gennaio la donna è stata protagonista dell’ennesima lite con il vicinato per questioni risalenti addirittura ad oltre 30 anni fa.E proprio a causa dei ripetuti diverbi con i vicini succedutisi negli anni la donna, pensionata, recentemente è stata oggetto di una condanna da scontare agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Corinaldo. Punizione che il giorno della befana non ha rispettato. La donna è uscita di casa e si è messa a litigare con i vicini di casa che si sono visti costretti a chiamare i carabinieri.I militari dell’Arma non hanno potuto fare altro che arrestare la donna per evasione. L.P. è stata trasferita nel carcere femminile di Pesaro di Villa Fastigi dove vi ha trascorso una settimana in attesa di essere giudicata.Ieri mattina dunque il processo con la quale è stata riconosciuta colpevole. Il giudice le ha rinnovato gli arresti domiciliari ma, accogliendo la richiesta della difesa, non da scontare a casa a Corinaldo. La sessantenne, salvo ulteriori istanze dei legali, trascorrerà il periodo sancito nel dispositivo in un albergo di Senigallia. Il motivo è facilmente intuibile: con questa soluzione la donna verrà tenuta lontana dai vicini e quindi non sarà "indotta" a trasgredire nuovamente alla pena. Un soggiorno obbligato che avrà il suo culmine proprio nel bel mezzo della stagione estiva della spiaggia di velluto ma L.P. non potrà approfittarne poiché , come più volte sottolineato, non potrà uscire all’aperto.
di ma. p.
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