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Banda del trapano messa in fuga dalle suore

Raffica di furti in tutta la città, i ladri entrano in convento ma le benedettine lanciano l'allarme

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La banda del trapano a mano ha rovinato le feste a molti senigalliesi. Telefonini, denaro contante e piccoli gioielli la refurtiva preferita. Una raffica di furti in centro città e nell’immediata periferia da parte di una gang specializzata nel forzare con un trapano a mano di precisione le finestre delle abitazione della spiaggia di velluto e, cosa mai accaduta sino ad ora nella nostra città, del convento delle suore bendettine in pieno centro storico in via dell’Angelo. La tecnica è semplice e, a quanto a pare, redditizia.I ladri, probabilmente tre, servendosi di un trapano hanno aperto con molta facilità le finestre posizionate ai piani terreni delle abitazioni. Tutti i colpi (almeno sei accertati più le suore, quest’ultimo però fallito) sono stati segnati dalla stessa procedura. In un primo momento i malviventi foravano con una punta molto piccola appena al di sotto del punto di corrispondenza della maniglia per cercare di raggiungere il meccanismo che consente di muovere le barre che bloccano le ante della finestra.Il complesso di ingranaggi veniva raggiunto con un filo di ferro. Se il "sondaggio" dava esito positivo il foro veniva allargato con una punta del trapano di sezione maggiore e, sempre con lo stesso ferro, il meccanismo veniva azionato per aprire la finestra. Il tutto avveniva in pochissimo tempo e, come è facile intuire, in piena notte. Va anche sottolineato che per i ladri la presenza o meno di persone in casa non ha fatto alcuna differenza se non per la quantità di refurtiva da prendere. Fallito, per evitare di essere scoperti, il colpo ai danni del convento di via dell’Angelo. Nei primi giorni dell’anno, e sempre in piena notte, i malviventi, probabilmente dopo un sopralluogo per trovare il punto migliore per agire, hanno "lavorato" su una finestra posta sul retro del piccolo monastero senigalliese.Eseguiti i "classici" due fori i ladri sono entrati alla ricerca di qualcosa da prendere. Cosa ci sia di "buono" da rubare all’interno di un convento non è cosa facile a sapersi ma, evidentemente, per la banda del trapano come si suole dire in questi casi: "tutto fa brodo". Il colpo però è andato male perché i loro movimenti sarebbero stati avvertiti dalle "benedettine" che hanno lanciato l’allarme. Per evitare guai i ladri se ne sono andati senza aver preso nulla.E il pensiero non può non andare alla brutta esperienza delle "sorelle" di Afragola avvenuta pochi giorni dopo. Erano passate da poco le 4 del mattino di sabato 3 gennaio quando tre rapinatori sono entrati di forza nel monastero. I rapinatori sono riusciti ad arrivare fin dentro il convento da un porta secondaria che collega ad uno dei giardini. Senza preoccuparsi di nulla i malfattori hanno divelto una grata e una volta nei locali interni hanno raggiunto il primo piano dove si trovano le celle delle suore. I tre hanno immobilizzato le sorelle e poi rinchiuse in uno sgabuzzino.II colpo ha fruttato ai rapinatori oltre 1900 euro (soldi delle rette dei bambini dell’asilo) e due telefoni cellulari. Alle suore naturalmente tanta paura. Per le sorelle senigalliesi la vicenda si è conclusa bene ma quanto avvenuto non può non far pensare che neanche quel luogo è oramai più esentato da azioni malavitose.Ma la paura è rimasta anche per quelle sei famiglie senigalliesi che durante le festività appena concluse, nel risvegliarsi il mattino hanno scoperto che qualcuno aveva violato l’intimità domestica portando via soldi in contanti, cellulari, gioielli e quant’altro si trovava sparso per l’appartamento. In nessun caso sarebbero stati utilizzati spray per narcotizzare i padroni di casa.A Cesano, in via Terza Strada, i ladri hanno lasciato gli attrezzi del mestiere con punte annesse per sgattaiolare via dato che sarebbero stati notati da alcune persone mentre agivano. L’unica difesa da questo tipo di azioni, che potrebbero ripetersi in ogni momento, è tenere ben chiuse le persiane e abbassare le serrande. Difficile capire chi siano i ladri della banda del trapano. Certo che è che sono esperti e che poco o niente è riuscito a fermarli.
di Marcello Pagliari

Pubblicato Giovedì 8 gennaio, 2004 
alle ore 10:46
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