Voleva portarsi a casa la notoria “sabbia di velluto” come souvenir ma forse ha esagerato.Sì, perché invece della classica boccetta come soprammobile aveva addirittura riempito alcuni sacchi di plastica con quasi un quintale di sabbia; per l’esattezza 95 chili.Così adesso come souvenir della città si ritrova una multa dei vigili urbani per 1.554,16 euro.Protagonista della singolare vicenda il 44enne A. D. residente ad Arzegrande (Padova).La scorsa estate agenti del commissariato in un normale giro di perlustrazione sul lungomare Da Vinci erano stati incuriositi dalla presenza di un uomo sulla spiaggia, intento a riempire alcuni sacchi di sabbia, che poi venivano caricati su un furgone.Gli agenti avevano poi segnalato la cosa alla polizia municipale che era intervenuta contestando all’uomo l’asportazione di sabbia dal demanio marittimo, vietata dal codice della navigazione.La sabbia era stata riportata sull’arenile mentre gli agenti avevano redatto il verbale che ora ha fatto il suo corso.”Volevo collocare quella sabbia in giardino per farci giocare i miei figli ma non sapevo che ci fosse quel divieto” è il senso della difesa dell’uomo. “Avevo chiesto ad un bagnino che però non era a conoscenza di divieti. Nè c’erano cartelli in proposito. Comunque all’arrivo dei vigili ho subito riportato la sabbia al suo posto.Dunque nessun danno per lo Stato”.Giustificazioni però non accolte dalla polizia municipale che ha così notificato all’uomo la multa perché “la legge non ammette ignoranza” e poi perché la sabbia asportata non era così poca.L’unica consolazione per A.D., quella di dover pagare il minimo della sanzione prevista, proprio per il fatto di aver subito “restituito” la sabbia all’arenile senigalliese.
di Sa. Ga.