Prima tappa verso la soluzione dell’annoso problema della fonderia Veco. Si è svolta la prima seduta del tavolo di concertazione, promosso dal Comune, per discutere la possibilità di delocalizzare la fonderia, ubicata proprio nel cuore del quartiere di Cesanella. I residenti della zona sono esasperati per l’inquinamento derivante dal ciclo di lavorazione dei metalli ed è ormai improrogabile la soluzione del problema che nasce dall’incompatibilità ambientale tra un’attività industriale come quella della fonderia ed una zona così densamente popolata. Alla riunione del tavolo di concertazione hanno preso parte il sindaco Luana Angeloni e gli assessori Rebecchini e Ramazzotti per il Comune, i segretari delle confederazioni di zona Giacchetti (Cgil) e Andreolini (Cisi), il responsabile della Fmp-CisI Sartarelli, e tre operai dipendenti della rappresentanza sindacale esterna. A rappresentare la proprietà dell’azienda c’era l’avvocato Giuseppe Vecchiotti. Il sindaco ha delineato quelle che sono le priorità da perseguire per la soluzione del problema: difesa dell’ambiente, tutela dei lavoratori e diritto dell’impresa a continuare la propria attività. Interessi evidentemente in conflitto tra loro ed ai quali il tavolo di concertazione intende dare una risposta equilibrata. La delocalizzazione della Veco risolverebbe il problema dell’inquinamento ambientale, ma i sindacati temono che l’azienda stia cominciando a disinvestire proprio a causa dell’impossibilità di rimanere ancora a lungo nell’area dove è attualmente insediata. La proprietà dell’azienda, dal canto suo, ha espresso l’intenzione di continuare la propria attività, pur non nascondendo le perplessità destate dal fatto che procedere allo spostamento richiederà notevoli risorse finanziarie. Insomma, la strada per una soluzione sembra ancora lunga, ma l’apertura del tavolo di concertazione è già un segnale positivo.
M. Ben.