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Affitti cari, operatori in crisi

Le difficoltà in cui versano artigiani e commercianti impongono provvedimenti urgenti.

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Situazione difficile per numerosi laboratori artigiani del centro storico, ma anche per attività come parrucchierie, lavanderie ed altri servizi. Oltre ad un momento congiunturale non facile, a pesare sulle attività sono anche gli elevati canoni di locazione. «Nel centro storico per numerose attività pagare gli affitti dei locali è diventato difficile in quanto spesso gli artigiani si trovano di fronte a canoni esorbitanti — afferma il responsabile sindacale della Confartigianato, Filippo La Rosa —. E la situazione è preoccupante, considerato che nella nostra città il saldo tra nuove attività e quelle invece che hanno cessato è negativo. Abbiamo perso 90 imprese ed il saldo è a meno 8. Un campanello d’allarme per l’economia e l’occupazione a Senigallia, sul quale abbiamo invitato l’amministrazione comunale a riflettere». In che modo si può intervenire? «Secondo noi bisognerebbe rivedere le modalità del contributo che il Comune concede per le nuove attività artigiane. Invece di adottare un finanziamento «a pioggia» sarebbe importante favorire quelle imprese legate alla caratteristica della città e del centro storico. Quindi in primo luogo l’artigianato artistico e tradizionale. È importante che venga promosso a livello turistico con depliant ed altre pubblicazioni, ma sarebbe anche auspicabile realizzare degli itinerari in modo da valorizzare questo tipo di offerta. Ed invece a causa delle troppe difficoltà, quanti potrebbero garantire lavorazioni particolari sono costretti a chiudere. E non meno complessa la situazione per le attività di servizio, come lavanderie o parrucchieri». Insomma le prospettive non sono rosee… «Proprio per questo crediamo sia importante cercare di capire per quale motivo le aziende cessano la loro attività. Sarebbe opportuno effettuare un monitoraggio ed approntare soluzioni non temporanee come singoli contributi. Ad esempio prevedere in maniera articolata quale sarà il futuro delle attività in previsione del nuovo Piano del centro storico che dovrebbe essere approvato a metà del 2004».
di Sandro Galli

Pubblicato Venerdì 3 ottobre, 2003 
alle ore 9:33
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