Il comitato “Per San Silvestro” scrive di essere perplesso della nuova “moda”, così la definiscono, che sta caratterizzando l’azione di questa Amministrazione comunale: quella di cercare soluzioni con i cittadini attraverso la concertazione. Io rimango allibito per tale incredibile affermazione, tanto da pensare addirittura che non possa essere attribuita ai cittadini che formano il comitato. E dire che proprio la procedura di insediamento dell’impianto di trasmissione radio collocato a monte Solazzi è stata caratterizzata dalla mancanza di concertazione. La condivisione e la partecipazione dei residenti a quella scelta purtroppo è stata praticamente nulla e ricordo con quanta giusta indignazione lo stesso comitato insieme a noi Verdi lamentava questo “modus operandi”. Però se in passato si sono criticate alcune decisioni anche perché non condivise, oggi non si può addirittura esecrare l’eccessiva concertazione, non è credibile. Chi scrive a nome del comitato “Per San Silvestro” oggi si preoccupa più di fare polemica perfino sull’inquinamento acustico del lungomare che di condividere azioni di controllo, è strano. Lo abbiamo detto e possiamo ripeterlo se necessario, l’insediamento del traliccio a monte Solazzi non è stato gestito in maniera esemplare, ma oggi abbiamo il dovere di guardare avanti e di creare le condizioni perché quell’impianto sia il meno inquinante possibile attraverso interventi di controllo e di contenimento della struttura. Se l’amministrazione comunale effettua verifiche sulle emissioni di inquinamento con una gestione trasparente dei dati, non fa che il suo dovere. Se diversi soggetti pubblici e privati rilevano dati discordanti, è opportuno il confronto nelle sedi opportune (il tavolo di concertazione). Credo possa essere utile ragionare sulle modalità più opportune di controllo ma non è pensabile il rinunciare a strumenti importanti senza una attenta valutazione. Così come e assolutamente prioritario, e questo è l’invito che rivolgo all’Amministrazione, mettere in atto tutte le procedure necessarie per dare seguito alla normativa regionale.Ricordo che la legge regionale, contrapponendosi ai decreti del governo Berlusconi che prospettano la totale “deregulation” nel settore delle infrastrutture, comprese quelle di telecomunicazione, può essere l’unico baluardo a difesa dei diritti dei cittadini.
di Alessandro Castriota
Portavoce Verdi Senigallia