Padre Matteo Ricci. L’Europa alla corte dei Ming
Sabato 6 Settembre un pullman da Senigallia per vedere la mostra.
L’esposizione ricostruisce il primo incontro significativo tra civiltà europea e cinese nell’esperienza storica e nell’opera del gesuita Matteo Ricci (Macerata 1552 – Pechino 1610). “Li Madou” (così i cinesi chiamavano Padre Ricci) visse per dieci anni nella corte dei Ming col titolo di Mandarino e sostenuto dal pubblico erario, introducendo in Cina teologia, filosofia, letteratura, scienze e arti occidentali, componendo opere che verranno incluse nella selezione dei capolavori universali della letteratura cinese. Alla sua morte l’imperatore concesse un terreno per la tomba, fino ad oggi onorata; era la prima volta che ciò accadeva ad uno straniero nella storia della Cina.
In sei sezioni diverse vengono ricostruiti gli anni della formazione europea e l’incontro con la Cina, nel quadro dei rapporti politici internazionali di fine ‘500. In mostra circa 200 cimeli tra libri preziosi, opere pubblicate dallo stesso Padre Matteo, strumenti musicali cinesi ed occidentali, strumenti scientifici occidentali introdotti in Cina dallo studioso gesuita: ad esempio orologi, mappamondi, astrolabi, meridiane, clessidre, compassi. Non meno interessante la sezione interamente dedicata agli oggetti che permettono di ricostruire l’atmosfera della corte e delle case dei Mandarini, quali porcellane, dipinti, acquarelli, bronzi ed abiti di fine epoca Ming.
Ecco il programma della visita guidata organizzata dal Circolo di Iniziativa Culturale e dalla rivista Sestante
Ore 15:30 Portici Ercolani, partenza
Ore 17:10 Arrivo a Macerata
Ore 17:30 Visita, per gruppi, della mostra.
Ore 19:45 Cena all’Osteria del Pigliapochi
Ore 21:45 Partenza per il rientro a Senigallia
Iscrizioni al 339.4188168
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