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Niente ponte fino a settembre

Il cavalcavia sul Misa agibile tra una settimana ma non sarà aperto subito.

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Ieri è stato asfaltato il fondo stradale del nuovo ponte sul Misa. E’quindi ormai giunta in dirittura d’arrivo la nuova organizzazione della viabilità in uscita da Senigallia verso l’autostrada e verso l’entroterra. Un percorso incidentato e ritardato da problemi burocratici, quello del progetto per la nuova viabilità su via Giordano Bruno e sulla prima parte di viale IV novembre ma che, a quanto pare, è ormai arrivato alla conclusione. «Non avremmo potuto aprire il ponte se prima non avessimo messo mano ai lavori su via Giordano Bruno con la costruzione delle due rotatorie -spiega l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Mangialardi-. Ora, dopo i lavori d’asfaltatura verranno sistemati i pali dell’illuminazione e tra una settimana il nuovo ponte sarà completamente agibile e potrebbe anche essere aperto al traffico». Usa tuttavia il condizionale l’assessore Mangialardi, perché esiste la concreta possibilità, per non dire la certezza, che l’apertura del ponte ai veicoli in uscita dalla città possa essere differita alla fine della stagione estiva. «E’ una decisione che dobbiamo prendere di concerto con l’assessore al Traffico e con la Polizia municipale -spiega Mangialardi-. E’ vero che la prossima settimana il ponte sarà già pronto, ma forse non è opportuno modificare la viabilità in un punto così nevralgico proprio nel pieno della stagione estiva, tanto più che l’attuale viabilità provvisoria che prevede la deviazione del traffico in entrata verso via D’Aquino sta dando buoni risultati». Con il ponte, che a questo punto potrebbe essere aperto soltanto ai primi di settembre per una precisa scelta dettata da motivi di opportunità, si porrà fine all’annoso problema degli ingorghi su via Petrarca in uscita dalla città. Viale IV novembre sarà completamente a senso unico in entrata, mentre il ponte servirà per il traffico in uscita proveniente dallo stradone Misa e da viale Leopardi. Le sottostrutture del ponte erano già state posizionate nell’aprile del 2001, «ma non potevamo aprire il ponte prima di sistemare via Giordano Bruno –precisa Mangialardi-. Anzi, la scelta di posizionare le sottostrutture del ponte ci ha fatto guadagnare molto tempo, altrimenti avremmo potuto farlo soltanto ora dopo aver finito i lavori su via Giordano Bruno. Invece abbiamo scelto di procedere con la costruzione del ponte già due anni fa in attesa che la società autostrade ci desse l’autorizzazione per iniziare i lavori a via Giordano Bruno. Ora che questi lavori sono finiti, dobbiamo sistemare soltanto i dettagli del ponte». Qualche ritardo rispetto ai tempi annunciati tuttavia si è registrato. «Da una parte c’è stata qualche lentezza burocratica per ottenere l’autorizzazione dalla Società autostrade -spiega Mangialardi -. Ad un certo punto poi abbiamo dovuto modificare il progetto per ottenere un finanziamento regionale per la risistemazione di ponte Portone e nell’aprile di quest’anno c’è stata una sospensiva del Tar su ricorso di qualche proprietario dei terreni interessati, che ha bloccato i lavori per qualche giorno prima che i ricorsi venissero respinti. Tutto considerato con questi intoppi è senz’altro positivo aver terminato un’opera così complessa in meno di due anni e mezzo».
di Marco Benarrivo

Alcune vedute del nuovo ponte. Foto Netservice

Pubblicato Martedì 29 luglio, 2003 
alle ore 7:58
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