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Dodicenne dispersa in mare

Senigallia sotto choc: la piccola era in acqua con la sorella, forse finite in una buca vicino agli scogli.

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Una bambina di 12 anni è dispersa dal primo pomeriggio di ieri nel mare antistante Cesano di Senigallia. Erano le 14,45 quando la piccola Sara El Moustanjid, di origine marocchina ma residente con la famiglia a Monteporzio (Pu), stava facendo il bagno assieme alla sorella diciottenne Imane. Le due si trovavano in prossimità degli scogli, ad una ventina di metri dalla riva, quando all’improvviso si sono trovate in difficoltà. Il fondale nella zona non è particolarmente profondo ed il mare ieri pomeriggio era calmo; tuttavia vicino agli scogli si creano vortici di corrente che creano buche anche molto profonde nel fondale sabbioso. Probabilmente le due sorelle sono finite in una di queste buche. Un bagnante si è accorto dalla spiaggia delle due ragazze in difficoltà e si è tuffato per portare loro soccorso. «Quando sono arrivato sul posto mi sono accorto che una delle due ragazze (la sorella maggiore; ndr) stava già andando a fondo – racconta Gianni Gagliesi, il soccorritore che, guarda caso, lavora come addetto al salvataggio in una piscina di Perugia -. Ho quindi deciso di portare in salvo lei. Quando mi sono rituffato per prendere l’altra ragazza non sono più riuscito a trovarla». Non si da pace per questo il soccorritore. Ma difficilmente avrebbe potuto fare di più. Imane El Moustanijd è ora ricoverata nel reparto rianimazione dell’ospedale di Senigallia. Dovrebbe riuscire a cavarsela. Nessuna notizia invece della piccola Sara. Le ricerche sono proseguite ieri fino al calare del sole. Impegnati due elicotteri, uno dei Carabinieri ed un altro dei Vigili del fuoco, il nucleo sommozzatori sempre dei Vigili del fuoco, una motovedetta dell’Ufficio locale marittimo di Senigallia, mentre Polizia e Vigili urbani hanno svolto servizio di ordine pubblico sulla spiaggia per arginare la folla di curiosi che si accalcava nella battigia. Anche molti volontari si sono prodigati nelle ricerche: un folto gruppo di bagnanti, tenendosi per mano, ha formato un cordone umano per rastrellare il fondale, mentre i pescatori di Cesano hanno setacciato il mare con le reti da pesca. Tutto inutile: del corpo di Sara nessuna traccia. Il papà della ragazza vagava disperato sulla battigia sperando in un miracolo che con il passare delle ore sembrava sempre più improbabile. Con lui anche il figlio più piccolo di soli otto anni, forse ignaro di ciò che stava accadendo. La mamma è invece salita sull’ambulanza che ha trasportato la figlia maggiore all’ospedale. Le ricerche del corpo di Sara El Moustanjid sono rimaste circoscritte nella zona dell’annegamento perché la variabilità della corrente e la presenza delle scogliere faceva pensare che il corpo potesse essere rimasto incagliato proprio in uno scoglio. Oggi, fin dal primo mattino, le ricerche sono riprese su più vasta scala. Le possibilità di ritrovare Sara viva sono però pressoché nulle.
di Marco Benarrivo

Pubblicato Lunedì 21 luglio, 2003 
alle ore 7:32
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