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Con la Rotonda aperta a Senigallia è tutta un’altra estate.

La Angeloni: Vogliamo trasformarla da ritrovo mondano a luogo d'arte. In autunno tornano i cantieri.

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Per la Rotonda a Mare la vita ricomincia. Il simbolo di Senigallia, considerato un tempo «un ritrovo mondano di primissimo ordine», dopo anni di oblio ritrova la sua storica funzione di contenitore di eventi. Dopo la toccata e fuga di due giorni per la giornata del Fai, la piattafoma riapre infatti in pianta stabile al pubblico ospitando la mostra Mosche da bar, barflies. In mostra dal 20 luglio al 24 agosto opere di Enzo Cucchi (il cui bozzetto della scultura ora all’intemo del teatro La Fenice fu esposto già durante la giornata del Fai), Cristophe Brunnquell, Johanna Grawun-der e Domenico Mangano. Sabato l’inaugurazione, poi la mostra sarà visitabile dalle 21 alle 24. La Rotonda, sospesa com’è tra cielo, mare e terra, sembra immersa in una dimensione irreale e forse per questo gli artisti la amano in modo particolare. La «bella signora», come l’ha definita il sindaco Luana Angeloni, è pienamente usufruibile dal momento che è stata completata la prima fase dei lavori, ma in autunno sarà riaperto il cantiere. «Questa mostra è una grande occasione, perché la Rotonda, oltre ad essere il luogo simbolo del turismo senigalliese, è anche uno spazio che si presta perfettamente ad ospitare opere d’arte in quanto è essa stessa un monumento. La nostra è una sfida molto impegnativa: quella di trasformare la piattaforma a mare da ritrovo mondano a luogo per opere d’arte» commenta la Angeloni. Uno dei protagonisti della mostra è un artista nostrano: Enzo Cucchi. Nato a Morro d’Alba, Cucchi ha contribuito a mutare il panorama artistico internazionale degli ultimi tempi. La tipologia della Rotonda a Mare può invece ritenersi derivata dai Piers realizzati tra gli inizi dell’800 e i primi del ‘900 lungo le coste inglesi e del Galles in seguito allo sviluppo della rete ferroviaria e alle vacanze balneari per famiglie. I Piers infatti, sorta di pontili protesi nel mare, lunghi anche un miglio, in legno o in ferro, comprendevano edifici destinati ad accogliere varie attività ricreative. Nel 1927 l’albergatore Enrico Massi, componente del Cda dell’Azienda di soggiorno senigalliese, propone l’idea di costruire una piattaforma sul mare dopo aver visto quella di Ostia, poi distrutta dai bombardamenti. Nel maggio del ’32 viene approvato il progetto dell’architetto Enrico Cardelli di Assisi. I lavori per la realizzazione della piattaforma sono affidati il 27 luglio all’impresa Panni di Roma e devono essere completati entro il 21 aprile 1933. L’inaugurazione avviene il 15 luglio dello stesso anno. L’edifìcio ospita un bar, un ristorante e una sala da ballo. Il boom della Rotonda è negli anni ’50-’60, con la Dolce vita. Grazie alla piattaforma a mare Senigallia diventa una rinnomata meta turistica. Sono gli anni di enormi affluenze turistiche, la spiaggia di velluto diventa il luogo della vacanza da sogno che propone vita mondana per gente d’elite. Gli anni ’80 segnano la fine dello splendore della Rotonda, sino al declino totale. La piattaforma suona per l’ultima volta un primo maggio di oltre 10 anni fa, quando qualcuno la incendia. Il resto è storia recente.
Di Michela Gambelli

Pubblicato Mercoledì 16 luglio, 2003 
alle ore 7:21
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