Le sette (più due) richieste del Comitato Difesa Ospedale di Senigallia alla Regione
"Che dire a Saltamartini, assessore regionale alla sanità?"

Dice il vero quando asserisce che il PD, dopo aver governato per 30 anni la Regione ha lasciato la sanità in modo disastroso. Noi siamo un gruppo di cittadini costituitosi per contrastare il Governo di Ceriscioli, che però doveva attuare le direttive del precedessore, Spacca, e parliamo specificatamente del nostro ospedale.
Nel settembre 2020 il PD, esonerato democraticamente con il voto dalla Regione e anche dal nostro Comune, ci aveva lasciato con 10 (DIECI) Primari e, parimenti, dieci unità operative complesse in meno, redistribuite nella strutture della provincia di Ancona secondo le logiche campanilistiche e politiche del tempo. E questa è la prima verità!
Speravamo che con il cambio di governo qualcosa cambiasse. Lo speravamo tanto che con Saltamartini e il direttore Generale, Nadia Storti, il 04 dicembre 2022 in un incontro ufficiale nell’aula Ospedaliera, facemmo un patto verbale ma sostanziale per la riqualificazione dei servizi a Senigallia.
Ma dopo 1 anno di contatti e incontri, tutti documentati, e nonostante le parole rassicuranti “con questa direzione avete a disposizione una autostrada”, non ottenendo alcun risultato concreto chiudemmo i rapporti. E questa è la seconda verità!!
Vedemmo un interessamento delle zone di appartenenza elettorale e questo ci dispiacque perchè tutti i marchigiani hanno diritto ad essere tutelati nella salute, non solo alcuni.
Potremmo continuare a lungo ma non è il caso farlo sui social e allora nonostante queste illusioni siamo ancora a chiedere costruttivamente di dar seguito al Piano Sanitario Regionale attuando per il “nostro Ospedale” i seguenti punti:
1) Casa e Ospedale di comunità con le Aft stabilite dalla legge e cartelle cliniche condivise;
2) Medici di famiglia con orario part-time: 50% nelle Case di comunità e 50% in studio;
3) Nuovi medici di famiglia, assunti come dipendenti del S.S.N.;
4) Nuova Tac al Pronto Soccorso (subito);
5) Liste d’attesa, prenotazioni e accessi nella Provincia come stabilito dal P.S.R.;
6) Servizi di Laboratorio e Radiologia, rispetto dei tempi stabiliti dalle priorità sanitarie;
7) C.U.P. e punti di primo accesso sempre coperti e mai sguarniti di personale;
E’ inutile dire che vorremmo vedere la nuova palazzina del Pronto Soccorso molto più avanti nei lavori perchè la riteniamo importante come richiamo al personale sanitario che dovrà accedervi.
Infine chiediamo di indire i concorsi per la nomina dei Primari nelle U.O.C. e dei Responsabili nelle U.O.S.D. indicate dal P.S.R. E questo si deve verificare entro settembre!
Questo e solo questo potrebbe ristabilire quel clima di fiducia che si era stabilito e nel quale confidavamo ma che si è spezzato, e non per colpa nostra!
da Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia
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