È questo il cuore pulsante de “L’atlante nudo delle Anime e dei corpi” (Ventura Edizioni), il nuovo romanzo di Serena Bacchiocchi, in uscita il prossimo 14 aprile. 

 

Per l’occasione, è stata organizzata una presentazione speciale presso il ristorante Pomodoro, a partire dalle ore 20:00. Una serata fuori dagli schemi, tra letture, musica, performance e teatro, per immergersi completamente nelle atmosfere del libro. 

 

Abbiamo intervistato l’autrice per farci raccontare di più su quest’opera intensa e audace, dove ogni personaggio è voce e parte di un viaggio profondo, sensuale e sorprendente.

 

Beh, il concetto di base è che, come in un Atlante, i veri continenti da esplorare siamo noi stessi. E per fare questo, non esistono cartine o mappe nautiche su cui fare affidamento.

L’unica bussola che abbiamo è la nostra sensibilità. E la curiosità di intraprendere un viaggio del genere. 

Nudo si spiega da solo. Senza orpelli, senza sovrastrutture né indumenti in cui nascondersi. 

 

È vero. È un romanzo corale. Moltissimi personaggi – tutti protagonisti! – si raccontano nelle pagine di questo romanzo, lungo i Chilo-Metri che lo compongono. 

Mercedes, lo Straniero, Esteban Mandurín, Tiziano Fares o le sorelle Dalmare, giusto per citarne alcuni.

Ognuno con la propria voce e la propria esperienza. In una girandola di emozioni e colpi di scena. 

 

Hai capito benissimo. Il Chilo-Metro è l’unita di misura che accompagna tutto il romanzo e rappresenta la strada percorsa e il peso emotivo che è stato necessario sostenere per percorrerla. Anima e Corpo, appunto. 

 

Blanquita è la voce narrante del romanzo. Mediante un espediente narrativo molto particolare di cui non vorrei rivelare troppo, si ritrova a scrivere queste incredibili storie ad un improbabile destinataria. Attraverso il racconto delle storie e dei segreti custoditi nelle anime e nei corpi degli altri, finirà per svelare anche i propri.

 

Beh, sì! L’interazione tra anima e corpo e il cuore nevralgico del romanzo. I segreti che l’anima nasconde e quelli che i segni sul corpo portano alla luce. Quanto di noi raccontano i nostri corpi? E in che modo?  In questo rocambolesco viaggio cercheremo di scoprirlo insieme. 

 

Non c’è una vera e propria meta finale, a dire il vero. Poiché tutto cambia. Ma sicuramente approderemo in un lembo di terra speciale, ovvero la terra degli Ossimori. Un luogo sospeso tra il tempo e lo spazio in cui le nostre vite sono lastricate di contraddizioni in termini: l’ordine e il disordine coabitano, la fuga e il ritorno coincidono, la violenza e la tenerezza hanno la stessa faccia e i fantasmi sono in carne ed ossa. 

 

Questo dovranno dirlo i lettori, chiaramente. Ma gli addetti ai lavori che hanno già letto il romanzo mi hanno detto questo: Originale, irriverente, emozionante, commovente e ironico. Speriamo che anche il pubblico sarà d’accordo e condividerà queste impressioni.

 

Non è solo una lettura, ma un vero e proprio attraversamento emotivo, da percorrere con mente aperta e cuore pronto a lasciarsi toccare.

 

L’appuntamento è per il 14 aprile: un’occasione speciale per scoprirlo insieme all’autrice e vivere una serata di arte, emozione e scoperta.