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“Rifiuti: affidamento in house dovrebbe essere l’obiettivo di tutto il territorio”

Il capogruppo PD Dario Romano commenta la vicenda alla luce del recente pronunciamento del TAR

Marche Notizie - Marchenotizie.info
Dario Romano

Ho avuto modo di leggere, ammetto con non poco stupore, dell’apprezzamento con il quale il sindaco Olivetti ha accolto l’esito del ricorso al TAR sull’affidamento del servizio rifiuti in provincia di Ancona.

Da un punto di vista tecnico, sarà necessario approfondire al meglio le motivazioni espresse dai giudici, ci sono anzi diversi spunti di interesse che dovranno essere valutati e risolti tecnicamente nei prossimi mesi, coinvolgendo i sindaci e i territori coinvolti, come giustamente affermato dalla Sindaca di Arcevia Abbondanzieri. Niente sarebbe approdato nei consigli comunali, però, senza prima una validazione tecnico-economica completa degli atti. Pertanto, attenzione alle parole di chi probabilmente non sa o meglio, fa finta di non sapere, per generare dubbi e incertezze nei senigalliesi.

L’affidamento pubblico in house, infatti, non è una battaglia politica di parte, bensì di tutto un territorio, dove uno dei capofila è il sindaco di Ancona Silvetti, di Forza Italia. Le “stelle polari” che contraddistinguono un percorso di questo tipo sono quelle indicate dal PD di Senigallia in un recente comunicato:

Controllo pubblico del servizio: garantiamo una filiera interamente pubblica per la gestione dei rifiuti, assicurando che le scelte su costi, qualità e standard ambientali vengano determinate nell’interesse esclusivo della comunità e non del profitto privato.

Esperienza consolidata sul territorio: preserviamo il sistema integrato di gestione provinciale dei rifiuti costruito negli anni, che rappresenta un modello efficiente e ha garantito risultati positivi sulla percentuale di raccolta differenziata e sui costi del servizio.

Ricadute economiche locali: proteggiamo gli investimenti pubblici già realizzati e programmiamo quelli futuri secondo una logica di bacino provinciale, evitando che la frammentazione porti a costi maggiori per i cittadini e a una minore efficienza del servizio.

Su questi punti, da parte di Olivetti e di un pezzo di centrodestra senigalliese, c’è il totale silenzio. Non si entra nel merito, si guarda meramente ad un presunto aspetto economico quando Olivetti stesso ha aumentato la TARI a 20.000 famiglie senigalliesi, dopo aver promesso in campagna elettorale di ridurre le tasse. Ecco, tutto questo farebbe sorridere, se non ci fossero di mezzo i cittadini senigalliesi e il nostro territorio. Inoltre, Olivetti dovrebbe preoccuparsi invece dell’abbassamento della percentuale di raccolta differenziata a Senigallia, in diminuzione del 4,1% dal 2022 al 2023, il dato peggiore a livello provinciale: su questo dovrebbe muoversi, con campagne di sensibilizzazione della popolazione.

Invece di inaugurare sale per gli ascolti protetti delle donne vittime di violenza quando lui stesso ha delegato al “cerimoniale” un consigliere comunale condannato proprio per diffamazione nei confronti di una donna (e sulla quale ancora non si è espresso, in piena “strategia dell’opossum”), Olivetti dica a chiare lettere se è favore dell’affidamento pubblico in house o della gara. Dei percorsi per arrivare al risultato se ne occuperà la tecnica, nel pieno rispetto delle norme e dei percorsi amministrativi, con il coinvolgimento dei territori.

 

Dario Romano
Capogruppo PD

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