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“Senigallia umiliata da parole e opere”

L'ingegner Mauro Rognoli: "il ponte Garibaldi che diventò misteriosamente da seconda opzione a prima"

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Un commento
Vignetta di Leonardo Cemak
Quando la caparbia arroganza e l’indifferenza per il territorio vince sulla ragione e sul rispetto, ecco il pastrocchio.
 

Non c’è nulla da fare: s’inizia il mostruoso ponte a’’ brugola’’ che prenderà il posto del povero incolpevole Garibaldi. Lo vogliono la Regione guidata dal presidente Acquaroli e la Giunta senigalliese del sindaco Olivetti. E dunque, perché nessuno possa dire “non sapevo”, riassumo le puntate di questa assai strana vicenda. In cui si scoprirà che il primo progetto (forse anche meno costoso ) non fu affatto il ponte “autostradale” oggi imposto.
 
Lo faccio con l’aiuto di un maestro dell’arte italiana, Leonardo Cemak, figlio di Senigallia: grazie.
 
Ricordate dunque l’intervento del sindaco in quell’inutile “Consiglio Grande” dello scorso febbraio” quando ci venne detto, alla fine dei giochi, il ponte a” brugola” si farà così? Qualche giorno fa il sindaco ha detto che in quell’occasione “ho fatto centro”. Già, leggete un po’ la storia e giudicate. 
Nel Consiglio Grande Olivetti parlò genericamente della situazione geomorfologica della valle del Misa, delle precedenti alluvioni, ma nulla ha detto del Garibaldi;  rammentò a suo modo – a mio parere in maniera inesatta – interventi delle passate amministrazioni, partendo addirittura dai lavori del ‘’Cavo Penna’’ del 1920 circa,i lavori al porto ed infine a quelli sul fosso S.Angelo e nulla sul Garibaldi.
 
E poi parlò di un ponte: pensavate al Garibaldi? E no, del Due Giugno, che è stato,  lo sanno bene i senigalliesi,  la vera causa del disastroso allagamento del centro cittadino nel settembre 2022 (gli atti oggi alla Procura dell’Aquila). Insomma – quasi a rispondere al consigliere Liverani (sempre di maggioranza centro destra) che aveva ammesso: “… non mi vergogno a dirlo è stato fatto un ponte che è stata la causa della alluvione’’ – Olivetti, tentando di buttare la colpa alla precedente Giunta,  disse : ’’…il 2 Giugno…lo dovremo rifare al di la di quello che dice Babini  (vice commissario regionale) poi …. il ponte va tolto ….io l’ho solamente intitolato… perché quando è stato concepito, non rispettando le norme, che il politico poteva non sapere … Ma l’ingegnere doveva e deve conoscerle.… però se qualquno di voi piuttosto…….venisse con un progetto firmato da un ingegnere  lo faremmo vedere a Roma cosa che io ad oggi non ho…..Il progetto firmato, mi dite che si può fare con un martinetto mandiamo a Roma il progetto con il martinetto e dico a loro (rivolto ad Acquaroli)  di fermarsi…’’Ora, per scelta o per ignoranza, e questo trattandosi di un sindaco non è per nulla rassicurante  – troppe sono le inesattezze e i non detto. Si sarebbe potuto replicare, ma questo in quel “Consiglio Grande” non è stato concesso. 
E allora  ecco un riassunto (documentato) sulla gestione dei ponti a)Due Giugno e b) Garibaldi da parte del Presidente avv. Acquaroli, del Vicecommissario ing. Babini (finanziatori del ponte) e del Sindaco avv. Olivetti (in qualità di proprietario del ponte).
 
– 19/12/2019: La Regione Marche (pres. Ceriscioli) e il Comune (sindaco Mangialardi) approvano il progetto del ponte Due Giugno..
-26/10/2020 autorizzazione inizio lavori in zona sismica (prot.1217980). Già la Giunta regionale è cambiata (Acquaroli, dal 30 settembre 2020)  come la Giunta comunale (Olivetti, dal 9 ottobre 2020). 
-01/12/2020 variante al progetto (prot. 1361990).
-10/12/2020(prot. 1385753)
-14/12/2020 autorizzazione definitiva
– 9/10/2020 inizio lavori
-17/10/2020 sospensione lavori per ritrovamento ordigni bellici
-14/11/2020 ripresa lavori con inizio della demolizione del ponte;
-23/02/2021 fine lavori 
30/03/2021 certificato di collaudo
-luglio 2021 inaugurazione del ponte 
 
 Il ponte 2 Giugno è l’opera più importante fatta a Senigallia nell’ultimo decennio, l’unica opera fatta per la città da Regione e Comune.  Viene progettato dalla BME srl società in House del Consorzio di Bonifica delle Marche che poi appalta i  lavori in qualità di  Ente Attuatore per conto della Regione Marche.
Ora il Sindaco Olivetti – nel “Consiglio Grande”come già  detto che è stato realizzato ’’…non rispettando le norme…” che lui non conoscveva “…non essendo un tecnico”….“ma l’ingegnere doveva e deve conoscerle…’’ per questo, magari, avrebbe potuto chiedere al Presidente Acquaroli, seduto al suo fianco, dei chiarimenti in quanto il progettista  sapeva di non rispettare le norme, perché nella relazione tecnica ha dichiarato che andava in deroga al franco idraulico. E per fortuna altri interventi proposti per Senigallia dalla Regione tramite il Consorzio di Bonifica sono stati ad oggi bloccati.(scolmatore nella darsena N.Bixio,prolungamento del molo di destra del fiume). 
 
Nel “Consiglio Grande” il Sindaco ha però tentato di attribuire all’architetto Bachiocchi la possibilità di derogare dalle norme vigenti “Bachiocchi dice…….che la  normativa del 2018 (sul franco idraulico)  si possa derogare’’. Non è così.  L’arch. Bacchiocchi non ha mai detto che si possa  derogare la norma ma  che: ‘’il  franco idraulico necessario non può essere ottenuto con il sollevamento del ponte durante la piena…ma prima dell’arrivo della piena sollevando il ponte mediante martinetti elettrocomandati,che la norma non vieta’’ (come avveniva anni fa quando,in previsione di una piena, prima, si mettevano sui ponti le paratie in legno). 
 
Eppure  l’arch. Bacchiocchi non è il solo a sostenere la tesi del sollevamento del ponte. Vedasi il Vice commissario Ing.Babini (che nel Consiglio Grande era seduto accanto al Sindaco, al suo fianco dall’altro lato) che nel Decreto  del Commissario n°6 del 16/12/23 al punto 5, scriveva:
‘’sistemazione del ponte 2 Giugno nel centro abitato di Senigallia Modifica appoggi impalcato per sollevamento con martinetti a vite elettrocomandati in caso di emergenza e contestuale protezione nel varco nelle murate con blocco del traffico. L’intervento prevede la realizzazione di strutture di sostegno provvisorie per rialzare l’impalcato del ponte per il montaggio dei martinetti. Per tale ragione è opportuno che venga realizzato dopo il ponte Garibaldi per non interrompere il collegamento tra le due parti della città”. E specifica: …..Importo dell’intervento €.550.000.Intervento di cui è stata valutata la fattibilità tecnica. Progettazione da affidare a seguito dell’approvazione del piano.      Tutto ciò viene riconfermato nel successivo decreto dello stesso Babini del 16/05/2024.                                Quindi se si prevedeva di sollevare il 2 Giugno con dei martinetti a maggior ragione tale soluzione sarebbe stata valida e più semplice per il ponte Garibaldi.
 
Ma vi è di più. Nel progetto definitivo ANAS del 31/10/2024 relativo al nuovo Ponte Garibaldi- progetto firmato dal Prof. ing. M. Petrangeli dal titolo:’’ Costruzione Nuovo Ponte Garibaldi sul fiume Misa a Senigallia – si legge, come PRIMA OPZIONE, a pagina 5:’’…a ulteriore garanzia che il ponte non diventasse l’elemento critico del deflusso del Misa quando venissero adeguati tutti e 3 i ponti a valle che hanno oggi una capacità di deflusso molto minore, si era progettata un’opera che potesse essere sollevata facilmente. Questo sollevamento poteva essere effettuato sia in maniera permanente,rialzando quindi le spalle e la viabilità di accesso ovvero temporaneamente in caso di eventi eccezionali mediante un sistema di martinetti la cui predisposizione era parte integrante del progetto….
 
Quindi la soluzione del sollevamento con i martinetti fu la prima opzione che il progettista incaricato da ANAS, propose. Venne però bocciata, scegliendo di ricostruire orridamente a ‘’brugola’’ il povero incolpevole Ponte Garibaldi. Il quale Garibaldi era, peraltro, già stato buttato giù in fretta e furia, senza sapere come poi ricostruirlo, sulla base di una perizietta dell’Anas, fatta senza aver eseguito le più elementari prove tecniche per certificare lo’’ stato di salute ‘’ del ponte .  Oggi viene da pensare “perché”? (malignar talvolta è obbligatorio). 
 
Dunque la testarda SECONDA OPZIONE del nuovo Garibaldi, a un certo punto   venne scelta  come ‘’unica soluzione possibile per mettere in sicurezza il centro cittadino scongiurando eventuali future piene del Misa (Aguzzi)’’. E solo il progetto nuovo Garibaldi   sollevando il ponte di mt. 1.50 sopra gli argini fu inviata dal Vice Commissario ing. Babini il 3/12/2024 all’esame del CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI, il quale il 23/12/2024 risponde:“stante l’evidenza di quanto sopra riportato, il caso non necessita di un parere formale da parte del CSLP…..’’.Ergo: se lo avete fatto rispettando scrupolosamente la norma, perché ce lo avete inviato?
 
Pertanto il Commissario  ha mandato al CSLP un progetto che non necessitava di nessun parere, essendo rispettoso delle norme del decreto del 2018.  Quindi pur essendoci un progetto alternativo all’orrido ponte, progetto proposto  dallo stesso progettista del ponte a brugola  si  è deciso di inviare a Roma solo il più devastante,  e forse il più costoso (basteranno 5 milioni di euro?) e che, soprattutto, non aiuterà le emergenze di Senigallia, anzi. EPPURE IL SINDACO OLIVETTI, SEMPRE NEL CONSIGLIO COMUNALE GRANDE, AVEVA DETTO CHE NON C’ERANO IPOTESI ALTERNATIVE E CHE, SE CI FOSSERO STATE, LE AVREBBERO INVIATE A ROMA PER UN PARERE. In realtà la proposta alternativa c’era, e ne era a conoscenza, ma invece di mandarla a Roma è rimasta nell’ufficio dell’ing. Babini.
 
Rinnovo la mia preghiera al Sindaco che, sempre nel Consiglio Grande, ha detto sull’orrido ponte a brugola “prendere o lasciare’’ è ‘’lasciare’’ attendendo tempi più maturi. Egregio Sindaco le ricordo che contro l’orrido progetto -il secondo cui darà l’avvio dopo il disastroso Due Giugno – sono state raccolte circa 10.000 firme che, tra l’altro non si sa perché in un modo Lei considera tecnicamente non corretto: Discutiamone del termine “corretto”, ma non solo di firme.
Ora, dopo aver letto questa sequenza di frasi e date, omissioni, contraddizioni, pericoli non risolti affatto,  tempi non rispettati, faraonici  costi pubblici – ogni cittadino ha il diritto di chiedersi: perché? a chi giova tutto questo ? 
                                                                                                 Senigallia 28 marzo 2025                  ing. Mauro Rognoli
 
 
 
 
 
Commenti
Solo un commento
giulianagianni1 2025-03-30 17:47:47
visto che è ormai Certo che le decisioni prese non saranno modificate in alcun modo, alla luce di questa precisa relazione, mi chiedo, perché non aprire un class action o peggio, raccogliere firme e fare una denuncia? spendere così tanto tempo per relazionare tecnicamente apprezzabile e molto curata nei dettagli e lanciarla solo su un giornale locale, anche se personalmente apprezzo, mi dispiace, ma forse è tempo sprecato .
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